In pensione a 70 anni: ecco la data in cui si alzerà l’età pensionabile | Ci faranno morire sul posto di lavoro
 
        Andare in pensione a 70 anni (Canva) - financecue.it
Più passano gli anni, più verrà innalzata l’età pensionabile: con il risultato che, molti di noi, probabilmente non andranno mai in pensione.
Il tema delle pensioni in Italia è da sempre, uno dei più complessi e dibattuti, poiché coinvolge milioni di cittadini, e incide profondamente sull’equilibrio economico del Paese. Il sistema pensionistico italiano, nello specifico, si basa sul principio della solidarietà fra generazioni, dove i contributi dei lavoratori attivi, finanziano gli assegni dei pensionati.
Ma negli ultimi decenni, tuttavia, l’aumento dell’aspettativa di vita, e il calo delle nascite, hanno reso necessario un continuo adeguamento delle regole. Motivo per cui, le riforme hanno innalzato l’età pensionabile, e modificato i criteri di calcolo, spesso generando un certo malcontento.
Molti lavoratori, temono infatti di non riuscire a raggiungere una pensione adeguata, soprattutto a causa di precarietà e carriere discontinue. Creando, questo, incertezza e sfiducia verso il futuro.
Pertanto, il dibattito politico rimane aperto, fra chi invoca flessibilità in uscita, e chi punta alla sostenibilità del sistema, nel lungo periodo.
Un Paese che invecchia rapidamente
Entro il 2050, più di un terzo degli italiani, avrà superato i 65 anni, segnando un cambiamento demografico senza precedenti. Secondo le proiezioni dell’Istat, la quota di anziani passerà infatti dal 24,3%, del 2024, al 34,6%; mentre le persone in età lavorativa, scenderanno dal 63,5%, al 54,3%. Uno squilibrio che renderà sempre più difficile, il riuscire a sostenere il sistema pensionistico, a causa infatti di un numero ridotto di lavoratori, chiamati appunto a finanziare un crescente numero di pensionati.
L’allungamento della vita media – stimata in 84,3 anni per gli uomini, e 87,8 per le donne –, porterà quindi (e inevitabilmente) a un innalzamento dell’età pensionabile. Motivo per cui, si passerà dai 67 anni attuali, a quasi 69, nel 2050; fino a toccare i 70, nel 2067. E in parallelo, aumenterà anche la presenza di over 65 ancora attivi; tanto che il tasso di partecipazione, fra i 65 e i 74 anni, salirà addirittura dall’11% al 16%.

Una crisi demografica profonda
Il vero nodo, resta però demografico, perché l’Italia fa i conti con un forte calo delle nascite, e una popolazione attiva, destinata a ridursi del 21%, in 25 anni. Secondo instagram.com, questa tendenza rischia di compromettere la produttività nazionale, e la tenuta dei conti previdenziali, aggravando le disuguaglianze fra generazioni.
Per garantire la sostenibilità economica del Paese, sarà perciò essenziale aumentare la partecipazione al lavoro; di donne e giovani, in particolare. Dal momento che solo un mercato del lavoro più inclusivo e dinamico, potrà sostenere le pensioni future, e assicurare un equilibrio fra chi lavora, e chi è già in pensione.
