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La casa popolare non conviene più: da oggi ti costa quanto un normale affitto | Se non puoi pagare ti sbattono fuori

Famiglia disperata

Nelle famiglie italiane i problemi aumentano, anche per chi ha la casa popolare. Cosa sta succedendo e quali sono le spese impreviste da affrontare? (Pexels Foto) - financecue.it

Nelle famiglie italiane i problemi aumentano, anche per chi ha la casa popolare. Cosa sta succedendo e quali sono le spese impreviste?

Il costo medio degli affitti in Italia ha raggiunto i 14 euro al metro quadro, con un aumento del 9,3% rispetto all’anno precedente. Le città più care restano Milano, Roma e Bologna, dove la domanda supera l’offerta e i canoni continuano a salire.

La Lombardia guida la classifica con 19,6 euro/m², seguita da Toscana e Lazio. Le zone periferiche restano più accessibili, ma subiscono rincari. Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, la tensione abitativa è diffusa anche nei comuni di medie dimensioni.

Il contratto più diffuso è il canone libero 4+4, ma cresce l’interesse per il canone concordato nei comuni ad alta densità. Le agevolazioni fiscali come la cedolare secca al 10% incentivano questa formula, per maggiore stabilità a inquilini e proprietari.

Le famiglie con ISEE basso possono accedere a bonus affitto regionali, ma la copertura resta limitata. Alcuni comuni offrono contributi mirati per studenti e giovani lavoratori. Il monitoraggio fiscale conferma l’effetto calmierante delle agevolazioni, ma il mercato resta in tensione. Come funziona?

Come funziona

Nel secondo trimestre 2025, il volume delle locazioni ha superato 1,9 miliardi di euro, con una crescita del 5,3% su base annua. Le città metropolitane registrano i rincari più alti, ma anche le aree interne mostrano aumenti.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, il numero di contratti a canone concordato è in aumento, grazie alle agevolazioni fiscali e alla maggiore tutela per gli inquilini. Le città con affitti più contenuti restano Cosenza, Potenza e Campobasso, con valori sotto i 7 euro/m². Cosa succede?

affitto
Le spese per l’affitto (Canva Foto) – financecue.it

Il paradosso italiano

Secondo un’analisi pubblicata da Info Data – Il Sole 24 Ore, vivere in una casa popolare può comportare costi paragonabili a quelli di un affitto privato. Il canone mensile per un alloggio ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) può variare da 50 a 200 euro, ma le spese accessorie e di gestione fanno salire il totale annuo oltre i 4500 euro. Tra manutenzione, riscaldamento, acqua, elettricità e spese condominiali, una famiglia può trovarsi a sostenere cifre che superano i 3000 euro.

Il vantaggio del canone calmierato è neutralizzato da costi fissi alti, che non dipendono dal reddito dell’inquilino. In alcune città, come Milano e Torino, il costo della vita in una casa popolare si avvicina a quello di un affitto in zona periferica. La differenza non è nel canone, ma nella somma finale che una famiglia deve sostenere ogni anno.