Le note sono passate di moda: a scuola sono passati alle multe | 25€ al giorno se tuo figlio fa uno sbaglio
Ragazzi fuori da scuola (Canva foto) - www.financecue.it
Nella scuola italiana, il modo di punire è cambiato: non si parla più di note, ma di qualcosa di molto più concreto.
C’è un aspetto della vita scolastica che tutti ricordano: il momento in cui arrivava una nota sul diario. A volte per una distrazione, altre per un atteggiamento giudicato scorretto. Era un avvertimento, un piccolo segnale che qualcosa doveva cambiare. Ma oggi, in alcune scuole, quelle righe scritte dai professori sembrano non bastare più.
L’uso del cellulare tra i banchi è diventato un problema quotidiano. Tra messaggi, social e video, la concentrazione in classe è sempre più difficile da mantenere. Per molti insegnanti, il telefono rappresenta una distrazione troppo grande per essere ignorata. E così, alcune scuole stanno pensando di intervenire in modo più incisivo.
Non si tratta solo di vietare l’uso dello smartphone. In certe situazioni, si è passati a sanzioni che colpiscono direttamente le tasche, invece che il comportamento. Questo nuovo approccio sta facendo discutere genitori e studenti, spiazzati da un cambiamento che sembra trasformare la scuola in qualcosa di diverso da ciò che era.
Le reazioni non sono mancate: tra chi approva un’azione più dura per tutelare l’attenzione e chi la considera una misura esagerata. La scuola, ancora una volta, diventa il luogo dove si riflettono le tensioni della società e dove si sperimentano soluzioni che non sempre trovano tutti d’accordo.
Una sanzione che lascia il segno
Tutto è partito da un video postato su Instagram dal creator fr.wraith, che ha riportato: «Se usi il telefono a scuola ti fanno una multa di 25 euro». Il filmato, diventato virale in poche ore, ha acceso il dibattito su una pratica che, se confermata, segnerebbe un punto di svolta nelle modalità di gestione della disciplina scolastica.
Secondo quanto riportato, il provvedimento sarebbe in vigore in un istituto superiore di Brescia. Non più note o sospensioni, ma una sanzione economica immediata, applicata nel momento in cui un insegnante o il dirigente sorprende uno studente con il cellulare. Una scelta che sta facendo discutere per la sua durezza, ma che secondo alcuni potrebbe essere più efficace dei richiami tradizionali.

Quando la scuola cambia tono
A oggi, non risultano comunicazioni ufficiali da parte dell’istituto coinvolto, ma la notizia ha fatto il giro del web e dei media, come riportato anche da Skuola.net. In molti si chiedono se davvero sia giusto punire economicamente uno studente per un comportamento sbagliato, in un luogo che dovrebbe educare, non penalizzare.
Questa vicenda apre una riflessione più ampia su cosa significhi davvero “educare” nel 2025. La scuola resta un’istituzione fondamentale, ma forse ha bisogno di nuove regole per affrontare le sfide del presente.
