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In Italia la tassa sui single: se scoprono che sei solo aumenta tutto | I prezzi sono raddoppiati

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Tasse per single (Canva foto) - www.financecue.it

In Italia vivere da soli costa fino all’80% in più: un peso economico crescente, tra spese quotidiane e mancanza di tutele.

Un carrello della spesa più leggero ma un conto decisamente più salato: per chi vive da solo in Italia, ogni acquisto quotidiano sembra trasformarsi in un piccolo lusso.

I single italiani, circa 8,8 milioni secondo i dati Istat, si trovano sempre più spesso a fare i conti con una realtà economica poco favorevole. L’indipendenza personale, in un Paese storicamente legato al modello familiare tradizionale, continua a scontrarsi con un sistema di consumi pensato per gruppi e famiglie.

Non si tratta solo di spendere di più, ma di farlo con meno possibilità di scelta: formati alimentari non adatti, prezzi maggiorati per porzioni singole, maggiore incidenza degli sprechi. In media, chi vive da solo spende ogni mese 337 euro per cibo e bevande, contro i 220 euro pro capite di una famiglia di tre persone.

Un divario che riflette una realtà strutturale, in cui la vita in solitaria pesa quasi il doppio.

Un sistema fiscale sbilanciato

Secondo l’analisi della Coldiretti, riportata in un post Facebook de Il Messaggero, il quadro è chiaro: il costo della vita per un single è superiore fino all’80% rispetto a un membro di una famiglia media. Ma oltre al peso quotidiano delle spese, emerge anche un altro nodo: il sistema fiscale italiano continua a premiare le famiglie tradizionali, lasciando indietro chi vive da solo.

Nel bilancio dello Stato, le detrazioni e i bonus sembrano parlare un linguaggio unico, quello della genitorialità. Bonus bebè, nido, mamme, social card. Misure tutte valide, ma che contribuiscono a creare una netta divisione tra chi può beneficiarne e chi no. E i single, in questo schema, si ritrovano ai margini. Anche laddove potrebbero teoricamente accedere a qualche forma di sostegno, spesso le soglie e i requisiti li escludono di fatto.

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Single (Canva foto) – www.financecue.it

Quando vivere da soli diventa un lusso

Il vero nodo della questione non è una “tassa sui single” in senso formale, ma una somma di svantaggi economici e fiscali che, nel concreto, si traducono in una penalizzazione. La notizia, come rilanciato dal titolo di Il Messaggero, ha fatto discutere anche per il tono provocatorio: “In Italia la tassa sui single: se scoprono che sei solo aumenta tutto”. Un’espressione che non va presa alla lettera, ma che ben fotografa una situazione reale, fatta di rincari sistematici e poca considerazione istituzionale.

Non esiste alcuna tassa ufficiale sui single, ma il peso economico che grava su chi vive da solo è diventato talmente significativo da apparire tale. E, come sottolinea il post, la disparità è ancora più evidente se si considera che le coppie conviventi, anche senza figli, riescono a beneficiare di numerose agevolazioni. Un dettaglio che solleva dubbi sulla reale equità del sistema e lascia spazio a una riflessione più ampia: in Italia, essere single conviene sempre meno.