Non prenderti la casa in eredità: lo Stato è pronto a chiederti la percentuale | Con questo trucco non dovrai mai pagare un euro
Devi ritrovarti costretto a rinunciare all'eredità per non ritrovarti con le tasse sulla casa? Facciamo chiarezza. (Pexels Foto) - financecue.it
Devi ritrovarti costretto a rinunciare all’eredità per non ritrovarti con le tasse sulla casa? Facciamo chiarezza.
La tassazione di successioni e donazioni si applica a tutti i trasferimenti di beni e diritti, con aliquote e franchigie diverse a seconda del grado di parentela tra il defunto e il beneficiario. Per il coniuge e i parenti in linea retta, la franchigia è pari a 1 milione di euro e l’aliquota è del 4 per cento.
Le franchigie italiane sono più alte e le aliquote sono più basse rispetto a molti altri Paesi, come Francia e Inghilterra, dove le aliquote superano il 40 per cento. Alcune proposte di legge prevedono una riduzione delle attuali franchigie e un innalzamento delle aliquote.
Un’agevolazione importante riguarda l’immobile destinato a prima casa per l’erede. In questo caso, le imposte ipotecarie e catastali sono dovute in misura fissa, pari a 200 euro ciascuna, per un totale di 400 euro.
Un caso particolare riguarda le persone con disabilità grave. La legge prevede per questi beneficiari una franchigia di esenzione dall’imposta sulle successioni pari a 1,5 milioni di euro. L’aliquota di tassazione si applica solo sul valore totale netto trasferito che eccede. Cosa succede quando la casa aumenta di valore?
Le donazioni dirette o indirette
Le donazioni indirette, come quando un genitore paga un immobile al figlio, sono un tema complicato. Recenti sentenze della Cassazione stabiliscono che queste liberalità indirette non sono soggette a imposta di donazione perché non c’è obbligo di registrazione dell’atto, a meno che non risultano da un atto scritto soggetto a registrazione.
Il tema della successione si collega anche ai beni all’estero. Per i nuovi residenti in Italia, che scelgono la flat tax sui redditi esteri, sono previsti vantaggi fiscali. Questi soggetti, che pagano un’imposta fissa annuale, sono esentati dall’imposta di successione e donazione per i beni e diritti situati fuori dall’Italia. Cosa succede quando ottieni una casa?

Il caso
Un figlio deve pagare la tassa sulla plusvalenza dell’immobile al momento dell’eredità? No, la legge italiana stabilisce che il trasferimento di beni immobili per successione mortis causa non porta a plusvalenza tassabile per l’erede. Il figlio paga l’imposta di successione (con l’aliquota del 4 per cento dopo la franchigia di un milione di euro) e le imposte sull’immobile.
La tassa sulla plusvalenza diventa un problema se il figlio decide di vendere la casa prima. Se aspetta cinque anni o ci va a vivere, l’imposta sulla plusvalenza non è dovuta. Il pagamento dell’imposta viene differito al momento in cui l’immobile è attribuito al figlio. Anche in questo caso, il conferimento dell’immobile in trust non porta a plusvalenza. La notizia arriva da notariato.it.
