Maxi rimborso tasse e bollette: dal 15 ottobre puoi riprenderti tutti i tuoi soldi | La richiesta però non possono farla tutti

Bonus e tasse in Italia (Canva foto) - www.financecue.it
Un nuovo contributo statale rimborsa le tasse, ma solo per una categoria ben precisa di esercenti: scopri di più.
In un periodo in cui le spese fisse continuano ad aumentare e il peso delle tasse locali si fa sentire in modo sempre più incisivo, ogni possibilità di rimborso rappresenta una boccata d’ossigeno. Molti guardano con speranza alle misure di sostegno messe in campo per alleviare i costi di gestione, soprattutto per le attività più piccole e radicate nel territorio.
Tra i settori più colpiti dagli squilibri territoriali c’è sicuramente quello dell’editoria locale, spesso lasciato ai margini nei piccoli centri. In molte aree d’Italia, infatti, non esistono più punti vendita di quotidiani o periodici, con conseguenze che vanno ben oltre la semplice impossibilità di acquistare un giornale.
Questa carenza ha portato negli anni a una forte contrazione dell’informazione accessibile, alimentando un divario informativo che penalizza i cittadini dei Comuni minori. La distribuzione della stampa si è così trasformata in un problema di servizio pubblico, attirando l’attenzione delle istituzioni.
A fronte di queste criticità, sono tornati a crescere gli interventi mirati a sostenere le edicole di prossimità, soprattutto laddove non ve ne siano di attive. Proprio in questo contesto, si inserisce una misura che potrebbe fare la differenza per molte microattività, a patto di rispettare criteri molto precisi.
Una nuova possibilità per chi resiste sul territorio
Dal 15 ottobre sarà possibile fare richiesta per il Bonus Edicole 2025, un contributo fino a 4mila euro pensato per rimborsare una parte significativa delle spese sostenute durante l’anno precedente. Si tratta, in concreto, di un rimborso pari al 60% dei costi affrontati per bollette, tasse locali, canoni di locazione e altri servizi essenziali.
Come riporta PMI.it, il bonus è rivolto esclusivamente agli esercenti che operano in Comuni privi di punti vendita di quotidiani e periodici. L’elenco ufficiale dei territori ammessi è stato redatto sulla base dei dati del Registro delle Imprese aggiornato all’8 ottobre 2025. Le domande vanno presentate online entro il 13 novembre, attraverso il portale impresainungiorno.gov.it.
Chi può davvero ottenere il rimborso promesso
Nonostante il titolo della misura possa far pensare a un’agevolazione ampia, in realtà non tutti possono beneficiarne. La richiesta del bonus è limitata ai soggetti che svolgono l’attività in via non prevalente e solo nei Comuni inclusi nella lista ufficiale. Si tratta dunque di una platea ristretta, mirata a sostenere chi mantiene viva l’informazione in territori altrimenti scoperti.
Il rimborso copre, tra le altre voci, anche spese per l’ammodernamento tecnologico, come l’acquisto o noleggio di POS e registratori telematici. È un segnale di attenzione non solo al contenimento dei costi, ma anche alla digitalizzazione di un settore in forte trasformazione. Per chi rientra nei requisiti, la misura può rappresentare un concreto incentivo a continuare l’attività in contesti difficili.