Nasce il “Bonus senza benzina”: non puoi permetterti il pieno? Ecco la soluzione | A pagare ci pensa lo Stato

In arrivo nuove difficoltà per chi deve fare benzina? Potrebbe esserci un aiuto all'orizzonte, ma di cosa parliamo? (screenshot @giorgiameloni/Instagram) - financecue.it
In arrivo nuove difficoltà per chi deve fare benzina? Potrebbe esserci un aiuto all’orizzonte, ma di cosa parliamo?
Il prezzo medio della benzina in Italia ha superato 1,95 euro al litro nel settembre 2025. L’accisa sui carburanti incide per circa 0,73 euro, mentre l’IVA applicata al totale aggiunge 0,35 euro. Le componenti fiscali sono oltre il 55% del costo finale alla pompa.
Le leggi sull’accisa energetica stabiliscono importi fissi per ogni litro di carburante, senza contare il prezzo del greggio. Questo meccanismo rende il costo della benzina poco sensibile alle oscillazioni di mercato. L’accisa sulla benzina è tra le più alte d’Europa, con impatto diretto sul trasporto privato e commerciale.
La tariffa ETS2, prevista per il 2027, introdurrà un sistema di quote di emissione per i fornitori di combustibili. Il costo stimato è di 17 centesimi al litro, che si aggiungerà al prezzo attuale. Le leggi sul mercato delle emissioni impongono compensazioni ambientali che si riflettono sul consumatore finale.
Il costo industriale della benzina, cioè il prezzo netto senza imposte, si aggira intorno a 0,87 euro al litro. A questo si sommano accise, IVA e margini di distribuzione. Le leggi sulla trasparenza dei prezzi impongono ai distributori di esporre la composizione del prezzo, ma la voce fiscale resta dominante. Come salvarti?
L’aumento della benzina
Il prezzo della benzina è composto da costi industriali, accise, IVA e margini commerciali. L’accisa fissa, pari a 0,728 euro al litro, non varia con il mercato. L’IVA al 22% si applica sull’intero importo, inclusa l’accisa.
I margini di distribuzione, anche se minimi, completano la struttura del prezzo. L’introduzione dell’ETS2 aumenterà il costo, con effetti diretti sul trasporto privato. Le famiglie con auto a benzina subiranno un impatto proporzionale al chilometraggio annuo.
Come funziona il bonus
Dal 28 settembre 2025 è attiva la piattaforma per l’iscrizione al bonus per le auto elettriche destinato a esercenti e concessionari. Il provvedimento, gestito da Invitalia, consente agli operatori accreditati di offrire sconti diretti sull’acquisto di mezzi elettrici, ibridi plug-in e a idrogeno. Il contributo statale può arrivare fino a 13750 euro per ogni auto, a seconda della categoria e delle emissioni. L’iniziativa rientra nel piano di incentivazione alla mobilità sostenibile, con l’obiettivo di ridurre le emissioni e favorire il rinnovo del parco circolante.
I concessionari devono registrarsi sulla piattaforma dedicata per poter applicare lo sconto al momento della vendita. Il bonus è cumulabile con altri incentivi regionali e locali, anche se non superi il tetto massimo previsto. Le categorie ammesse includono autovetture, auto commerciali leggeri e mezzi per il trasporto collettivo. Il contributo è erogato sotto forma di sconto sul prezzo di listino, senza necessità di anticipi da parte del cliente. La notizia arriva da quotidianopiu.it.