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Fuga di dati e account compromessi: si sono presi tutte le tue password | Così ti svuotano il conto e neanche te ne accorgi

Disperazione

La fuga dei dati personali, che vengono violati dagli hacker, lascia in tanti spaventati e disorientati. Cosa succede? (Canva Foto) - financecue.it

La fuga dei dati personali, che vengono violati dagli hacker, lascia in tanti spaventati e disorientati. Cosa succede?

La privacy online è vulnerabile. Nel 2025, milioni di dati personali sono stati esposti sul dark web, tra cui email, codici fiscali e numeri di telefono. Queste informazioni vengono combinate dai cybercriminali per creare profili dettagliati e orchestrare attacchi mirati.

Gli hacker informatici non agiscono più in modo generico: sfruttano abitudini digitali, intelligenza artificiale e contenuti iperrealistici per colpire con precisione. Tecniche come deepfake, voice phishing e malware adattivi rendono gli attacchi difficili da rilevare.

Le truffe online si evolvono: QR code contraffatti, smishing via SMS e la truffa del CEO sono solo alcune delle minacce emergenti. I criminali si spacciano per figure apicali per ottenere trasferimenti di fondi o dati riservati.

La protezione della privacy richiede strumenti avanzati e monitoraggio. L’uso di password forti, autenticazione a due fattori e servizi di alert per esposizione dei dati sono misure da usare. La consapevolezza digitale è il primo passo per difendersi. Come si fa?

I dati

Nel 2025, il cybercrime ha raggiunto livelli preoccupanti. Secondo l’Osservatorio Cyber di Crif, l’Italia è al sesto posto per indirizzi email compromessi, con oltre 1,15 milioni di alert per dati esposti sul Dark Web solo nel primo semestre.

Gli hacker sfruttano tecniche di ingegneria sociale. Le minacce non si limitano al furto d’identità: colpiscono anche infrastrutture pubbliche e aziende, con ransomware, cryptominer e attacchi DDoS. Come difendersi?

Hacker informatico
Pirata informatico al lavoro (Canva Foto) – financecue.it

La privacy online

La privacy online non è più un concetto astratto, ma una condizione operativa da proteggere. I dispositivi IoT, le app e i servizi cloud introducono nuovi punti di vulnerabilità. Gli utenti devono adottare comportamenti consapevoli: aggiornare software, isolare reti domestiche, evitare link sospetti. Le aziende, invece, devono investire in cybersecurity assessment, formazione e infrastrutture resilienti. Il ritorno dell’hacktivismo e l’uso di gemelli digitali maligni mostrano come la minaccia sia anche ideologica e manipolativa.

Difendere la privacy significa proteggere l’identità, la reputazione e la continuità operativa in un ecosistema digitale sempre più esposto. In un video pubblicato come post sul profilo Instagram @avvioincorso lo scorso 26 giugno, la didascalia riporta: “16 miliardi di account compromessi! Negli ultimi giorni è avvenuta una delle più grandi fughe di dati di sempre. Email, password e info personali sono finite nel dark web… e potresti esserci anche tu. Ecco cosa puoi fare SUBITO“. La fonte poi indica una serie di procedure da seguire. “Cambia le password. Usa credenziali diverse per ogni servizio. Attiva l’autenticazione a due fattori. Verifica se i tuoi dati sono trapelati con ‘Have I Been Pwned’. La sicurezza digitale inizia da te“.