Vicini che non pagano il condominio: l’amministratore bussa alla tua porta | In un modo o nell’altro da qualcuno bisogna riscuotere

Riunione di condominio (Canva foto) - www.financecue.it
Le obbligazioni condominiali tra diritti, doveri e le soluzioni quando qualcuno non paga: cosa fare se gli altri non pagano.
Il condominio non è solo un insieme di muri, scale e cortili, ma un microcosmo di responsabilità condivise. Ogni proprietario contribuisce alle spese: pulizia, manutenzione, energia comune… tutto ciò che garantisce il buon funzionamento dell’edificio. Quando queste uscite vengono suddivise, si crea una rete di doveri reciproci, fondata su norme e regolamenti.
Si immagina spesso che siano solo le spese grandi, come il rifacimento del tetto o l’installazione del cancello automatico, a creare tensioni, ma anche le bollette ordinarie o la manutenzione ordinaria generano debiti se qualcuno non paga.
E quando uno dei vicini salta la sua quota, tutto il sistema può vacillare, perché gli altri sono tenuti a coprire la parte mancante o a rispondere legalmente.
Chi resta indietro con i pagamenti non è solo una questione morale: ci sono conseguenze concrete. A farne le spese possono essere gli altri condomini, che possono trovarsi ad anticipare cifre che non spettano loro, e l’amministratore, che ha il dovere di tutelare gli interessi del condominio, anche ricorrendo a vie legali.
Cosa prevede la legge quando il vicino non paga
Nel momento in cui un condomino non versa la sua quota, chi amministra il condominio dispone di strumenti giuridici per richiedere il pagamento. L’amministratore può inviare un sollecito formale, poi una lettera raccomandata, e in caso di resistenza del debitore può attivare il procedimento per decreto ingiuntivo e, se necessario, ricorrere al pignoramento dei beni. L’obiettivo è recuperare quanto dovuto per le spese comuni.
“Se vivi in condominio lo sai: basta che qualcuno non paghi e scoppiano i problemi”, questo è un passaggio del post Instagram di avvocato_giuliacerato che ben sintetizza la tensione tra diritti e obblighi in queste situazioni.
La verità sul “bussare alla porta” dell’amministratore
Contrariamente all’immagine evocata dal titolo, l’amministratore non ha un potere di forza fisica che gli consenta di bussare personalmente alla porta del debitore per riscuotere coattivamente. Ciò che può fare è incaricare un avvocato o un ufficiale giudiziario per notificare atti legali, che sono il primo passo verso l’esecuzione forzata. Solo dopo che tutte le forme di tutela legale sono state rispettate, si può arrivare a misure come il pignoramento.
Se il condominio o l’amministratore non agiscono, i crediti possono prescriversi. È quindi fondamentale che il regolamento interno sia aggiornato, che l’amministratore segua le procedure previste, e che i condomini siano informati sui propri diritti e doveri.