Via libera per la droga alla guida: se assumi sostanze nessuno può dirti niente | Il nuovo codice della strada è carta straccia

Sostanze stupefacenti alla guida (Canva foto) - www.financecue.it
Codice della Strada, spuntano incongruenze che rivoluzionano le leggi della strada: ora puoi guidare anche se ti sei drogato.
Nelle ultime settimane il dibattito attorno al nuovo Codice della Strada si è acceso come raramente in passato. Le modifiche introdotte nel 2024 hanno inasprito le regole e reso più complicata la vita a migliaia di automobilisti. Il tema non riguarda solo la sicurezza, ma anche il rapporto tra legge e buon senso.
Molti cittadini si chiedono se sia giusto che una norma possa incidere così pesantemente sulla quotidianità. In gioco c’è non soltanto la patente, ma la libertà di muoversi per lavoro, studio e necessità personali. Una semplice traccia di sostanza, anche se assunta giorni prima, rischia infatti di diventare motivo di provvedimenti gravi.
Il punto centrale riguarda il confine tra consumo privato e comportamento realmente pericoloso. Non tutti i casi sono uguali: c’è chi viene fermato senza alcun segno di alterazione, ma con un test positivo che pesa come una condanna anticipata. È su questa linea sottile che si sta aprendo un acceso confronto.
In questo scenario, la figura del giudice diventa decisiva. Ogni decisione presa in tribunale non riguarda solo il singolo automobilista, ma rischia di trasformarsi in un precedente capace di influenzare il dibattito nazionale. Un esempio concreto arriva proprio da Treviso.
Nuovo codice, regole sempre più severe
Le novità introdotte nel 2024 hanno irrigidito la normativa fino al limite. Basta un test positivo, anche se il consumo è avvenuto giorni prima, per incorrere in multe, sospensione o addirittura revoca della patente. Non serve nemmeno dimostrare l’alterazione alla guida, un aspetto che ha fatto discutere giuristi e cittadini.
Secondo diversi esperti, la norma rischia di colpire in modo sproporzionato chi non mette in pericolo nessuno. Consumatori occasionali, magari fermati dopo aver fumato molto tempo prima, si trovano a fronteggiare conseguenze pesantissime. Come ricorda il profilo Instagram di Megliolegale, il problema non è la sicurezza stradale, che resta fondamentale, ma una legge scritta male che rischia di criminalizzare senza ragione.
Un giudice ferma la sospensione a Treviso
È in questo contesto che arriva la vicenda di Treviso. Un automobilista aveva visto sospesa la propria patente dopo un test positivo alla c4nn4b1s, nonostante avesse consumato giorni prima e al momento dell’incidente non fosse affatto alterato. L’avvocato difensore ha impugnato il provvedimento, portando la questione davanti alla Corte Costituzionale.
Il giudice, prendendo atto del ricorso, ha deciso di sospendere temporaneamente la sospensione della patente, in attesa della decisione della Consulta. Un gesto che non annulla la legge, ma che apre un varco: il confronto tra rigidità normativa e principio di proporzionalità è ora più vivo che mai.