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Bonus prima casa under 36: come funziona e chi può beneficiarne nel 2025

Bonus prima casa

Bonus prima casa meno di 36 anni, come funziona (Freepik Foto) - www.financecue.it

Comprare casa rimane uno degli obiettivi dei giovani italiani, ma nel 2025 le difficoltà di accesso al mutuo non sono diminuite.

Prezzi elevati, salari contenuti e garanzie patrimoniali spesso insufficienti rendono il percorso complesso. Per alleggerire questo ostacolo, il Governo ha confermato il Bonus prima casa under 36, pensato per dare più opportunità a chi non ha ancora compiuto i 36 anni.

Alla base di questo incentivo c’è il Fondo di Garanzia Prima Casa, uno strumento gestito da Consap che non eroga denaro direttamente, ma funge da garanzia statale per i mutui. Come sottolinea Mutui.it, l’obiettivo è ridurre i rischi percepiti dalle banche e favorire l’erogazione di prestiti anche a chi non dispone di garanzie tradizionali.

Il fondo può coprire fino all’80% della quota capitale del mutuo, entro un tetto massimo di 250.000 euro. Una cifra che permette a molti giovani di puntare a un’abitazione sostenibile, soprattutto nelle città di medie dimensioni, mentre nelle grandi metropoli rimane un aiuto parziale ma comunque decisivo.

Va chiarito, però, che la garanzia non sostituisce l’analisi di merito creditizio: la banca conserva piena autonomia nella valutazione del reddito, della stabilità lavorativa e della capacità di rimborso. La differenza è che, con la copertura statale, il profilo del richiedente diventa più “accettabile” e le chance di ottenere il mutuo aumentano.

Chi può beneficiarne

Il Bonus under 36 non è universale, ma riservato a specifiche categorie. Secondo quanto riportato da Mutui.it, i beneficiari prioritari sono i giovani fino a 36 anni non ancora compiuti, le coppie sposate o conviventi da almeno due anni con uno dei partner under 36, le famiglie monogenitoriali con figli minori e i beneficiari di alloggi popolari.

Un altro vincolo riguarda l’immobile: deve essere destinato a diventare la residenza principale e non rientrare nelle categorie catastali di lusso (A1, A8, A9). In questo modo, la misura sostiene concretamente chi vuole costruirsi un futuro stabile, e non chi cerca immobili di pregio.

Bonus prima casa
Bonus prima casa, come gestirlo prima dei 36 anni (Freepik Foto) – www.financecue.it

Come funziona davvero

Il Fondo di Garanzia non equivale a un lasciapassare automatico. Mutui.it ricorda infatti che la decisione finale resta in capo alla banca, la quale è tenuta a valutare con attenzione la solidità del richiedente. La garanzia statale riduce il rischio, ma non lo elimina.

Di fatto, però, questo strumento rappresenta un ponte tra i giovani e il sistema bancario: permette anche a chi non ha garanti solidi o grandi patrimoni di sedersi al tavolo con la banca e avere maggiori possibilità di vedere approvata la propria richiesta di mutuo.