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Allarme Naspi, scatta la revoca di massa | Disoccupati in preda al panico: senza questo documento non l’accreditano più

Naspi

Revoca della Naspi novità (Canva foto) - www.financecue.it

In arrivo nuove regole Inps per le domande NASpI: adesso te la possono revocare se non rispetti i requisiti.

Negli ultimi mesi, il dibattito intorno alle prestazioni di sostegno al reddito ha assunto una rilevanza sempre maggiore, complici i continui aggiornamenti normativi. Le modifiche, spesso introdotte per velocizzare le procedure, possono generare incertezza tra i lavoratori che, al termine del proprio impiego, si trovano a dover affrontare nuovi requisiti e scadenze. In questo contesto, l’attenzione si concentra su un aspetto particolare legato alla NASpI, la principale indennità di disoccupazione.

Per molti, la perdita di lavoro coincide con un momento di fragilità economica e personale. Quando a questo si aggiungono periodi di malattia o infortunio, le regole per ottenere il sussidio diventano ancora più delicate. Ogni passaggio burocratico, infatti, può fare la differenza tra ricevere l’importo in tempi rapidi o incorrere in ritardi. È proprio in questa fase che stanno emergendo nuove indicazioni operative.

Le procedure telematiche, già obbligatorie per l’invio delle istanze, rappresentano uno strumento centrale nella gestione delle domande. Tuttavia, la necessità di integrare la documentazione con certificati specifici sta modificando il quadro abituale. La questione riguarda soprattutto chi si trova in malattia o ha avuto un infortunio al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Secondo le recenti comunicazioni, l’obiettivo dichiarato è quello di accelerare l’esame delle richieste. La strategia si basa sull’inserimento di un documento medico aggiuntivo, senza indicazioni diagnostiche, che attesti condizioni precise. Un requisito che, seppur mirato a semplificare l’iter, richiede al richiedente un’attenzione particolare fin dal primo invio dell’istanza.

Nuove disposizioni in arrivo

Dal 1° marzo 2025, chi presenta domanda di NASpI a seguito di un periodo di malattia deve allegare un certificato medico che confermi il riacquisto della capacità lavorativa. Nel caso di eventi coperti dall’Inail, sarà necessario invece presentare il certificato definitivo rilasciato dall’Ente stesso. Come precisa consulentidellavoro.it, i certificati vanno forniti al momento della domanda o successivamente tramite il modello “NASpI-Com”.

Questa misura si applica alle istanze inoltrate nei sessantotto giorni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, come previsto dal D.Lgs. n. 22/2015. L’Inps sottolinea che la decorrenza dell’indennità resta fissata all’ottavo giorno dalla fine del rapporto o dal primo giorno successivo alla presentazione, se quest’ultima avviene dopo.

Disoccupazione
Disoccupazione revoca Naspi (Canva foto) – www.financecue.it

Il dettaglio del provvedimento

La circolare n. 94/2015 aveva già chiarito che, in caso di malattia comune o infortunio sul lavoro insorti entro sessanta giorni dalla cessazione di un rapporto a tempo indeterminato, il termine di presentazione della domanda si sospende per la durata dell’evento indennizzato. Con la nuova disposizione, però, il passaggio documentale diventa imprescindibile: senza il certificato richiesto, la domanda non potrà essere completata.

L’Inps ha inoltre annunciato che un successivo messaggio fornirà le indicazioni operative e procedurali per la gestione di queste richieste. L’introduzione di questo requisito mira a garantire tempi di liquidazione più rapidi, riducendo le verifiche successive e rendendo più fluido l’intero iter amministrativo.