Rimborso 730, da quest’anno ci metti anche le vacanze | Spendi senza rimorsi: recuperi (quasi) tutto grazie allo Stato

Coppia in vacanza (Depositphotos foto) - www.financecue.it
Lo Stato ti dà una mano anche d’estate: se sai come fare, vacanze e rimborsi vanno a braccetto, ecco cosa devi sapere.
Ogni anno, puntuale come un temporale estivo, arriva il momento del 730. C’è chi lo aspetta con ansia, sperando in un rimborso “salvavita”, e chi invece ci si butta sopra per pura dovere civico. Ma in pochi si soffermano a pensare che tra le spese recuperabili ci siano anche quelle che… beh, sembrano tutto tranne che “deducibili”. Eppure il fisco, a volte, sa essere più creativo di quanto immaginiamo.
Nel marasma di ricevute e moduli da compilare, spesso ci sfuggono delle occasioni. Non parliamo solo delle classiche spese mediche o scolastiche, ma di quelle attività che rendono le estati un po’ più memorabili. Insomma, non proprio una vacanza e basta, ma qualcosa che sia anche potenzialmente… ehm, rimborsabile?
Lo Stato, negli ultimi tempi, ha iniziato a puntare parecchio su questo tipo di esperienze. Aiutare le famiglie non solo a sopravvivere, ma anche a investire nei propri figli. Eppure, molti non ne approfittano. Perché? Perché le informazioni ci sono ma spesso non arrivano nel modo giusto. Troppa burocrazia, termini tecnici, scadenze “killer”. Alla fine si rinuncia, anche se sarebbe bastato un click in più.
E poi ci sono le coincidenze strane. Come quando ti accorgi che una spesa fatta a luglio ti torna utile anche l’anno dopo, a sorpresa, con il 730. Non è fantascienza: ci sono meccanismi pensati proprio per queste situazioni. Solo che, come spesso succede, non se ne parla abbastanza.
Un bando che non ti aspetti
Quest’anno, grazie al Bando INPS 2025, le famiglie con figli (anche piccoli, fino a 14 anni) possono richiedere un contributo per le vacanze estive. Parliamo di 600 o 1.000 euro a seconda della durata del soggiorno, e sì, ci sono delle regole precise. Il contributo si adatta all’ISEE, quindi più il reddito è basso, più si riceve. Un aiuto concreto, soprattutto se il centro estivo ha anche una componente educativa – che oggi, onestamente, non manca quasi mai.
Ma non finisce lì. Per chi ha ragazzi un po’ più grandi (fino a 17 anni), c’è anche l’opzione per i viaggi studio all’estero. Due settimane full immersion in un altro Paese, con fino a 2.100 euro di bonus a coprire parte delle spese. Anche qui l’ISEE fa la differenza. Ma come funziona il tutto?
Vacanze che fanno (anche) bene al portafoglio
Se hai pagato un soggiorno estivo per tuo figlio e hai ricevuto solo una parte del contributo previsto, la cifra rimanente può rientrare nel tuo 730. Basta che sia tutto in regola: fattura, ricevuta, pagamenti tracciabili. Così, oltre al bonus diretto, puoi recuperare anche un pezzettino tramite il rimborso fiscale. Mica male, eh?
Ma attenzione: la domanda andava fatta online, entro il 24 febbraio 2025. Poi, dopo l’uscita della graduatoria, chi veniva selezionato doveva caricare i documenti entro il 17 aprile. Tutto questo è specificato chiaramente nel regolamento del Bando Estate INPSieme 2025, come riporta anche ilfattovesuviano.it. Se quest’anno non sei riuscito a sfruttare l’occasione, non fartela scappare per il prossimo. Ricorda che l’importante è rispettare le scadenze, conservare i documenti e sapere cosa indicare nella dichiarazione. Insomma, le ferie estive dei figli possono diventare un piccolo investimento… e pure un vantaggio fiscale.