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Lo chiamano l’elettrodomestico dell’infamia | Spento o acceso consuma tantissimo: bolletta dimezzata se stacchi la spina

Elettrodomestici

Elettrodomestici spese bollette (Canva foto) - www.financecue.it

Un consumo invisibile si nasconde tra le pareti di casa: ecco perché le bollette crescono anche quando tutto sembra spento.

In molte abitazioni italiane c’è un paradosso silenzioso: la corrente scorre anche quando sembra tutto spento. Non si tratta di magia né di un errore tecnico, ma di una piccola distrazione quotidiana. Spie luminose, schermi neri, apparecchi apparentemente inattivi: eppure qualcosa continua a funzionare in sottofondo, consumando energia ogni giorno.

Chi vive in ambienti ricchi di dispositivi elettronici – dalla cucina al salotto, fino all’ufficio in casa – spesso non si rende conto che spegnere non significa sempre “fermare”. Un televisore può sembrare inattivo, ma è in realtà in attesa del prossimo segnale dal telecomando. Lo stesso vale per console, router e persino per le lampadine smart, pronte a illuminarsi con un tocco d’app.

La somma di questi micro-consumi invisibili può trasformarsi in una cifra sorprendente a fine anno. Non si parla di sprechi giganteschi, ma di una continua dispersione che, moltiplicata per i giorni e per i dispositivi attivi, finisce per pesare. L’effetto è quello di una goccia che cade senza sosta: una perdita apparentemente trascurabile che, nel tempo, si fa sentire.

Questo fenomeno ha un nome preciso: si chiama consumo fantasma. È una realtà che riguarda molti elettrodomestici moderni, progettati per rimanere in stand-by e pronti all’uso immediato. Ma a quale costo? E soprattutto: quali dispositivi incidono di più su questo assorbimento continuo?

Una rete di consumi nascosti

Come sottolinea Immobiliare.it, anche quando non sono operativi, alcuni apparecchi elettrici continuano ad assorbire energia. È il caso di computer, TV, decoder, modem e console per videogiochi, che restano in stand-by e sommano chilowattora su chilowattora senza che nessuno se ne accorga. Un router acceso 24 ore su 24 può costare fino a 4,5 euro l’anno; una console inutilizzata può bruciare energia in modo costante, giorno e notte.

Anche i caricabatterie, se lasciati inseriti nelle prese, contribuiscono al consumo fantasma. Cinque caricabatterie sempre collegati possono far spendere fino a 20 euro all’anno. Nel complesso, tra TV, impianti audio, monitor e piccoli elettrodomestici, la cifra annua può arrivare a sfiorare i 50 euro, senza contare gli sprechi derivanti da cattive abitudini, come dimenticare lo sportello del microonde aperto o non spegnere la macchina del caffè.

Multiprese
Multiprese (Canva foto) – www.financecue.it

Quella spina lasciata inserita

Tra gli elettrodomestici più “infami”, per così dire, ci sono quelli da cucina e da intrattenimento. Il microonde, ad esempio, consuma anche con lo sportello chiuso, ma il consumo può triplicare se resta aperto. Le lampadine intelligenti assorbono energia anche da spente e la macchina del caffè continua a consumare anche quando non si prepara nulla. Tutti piccoli gesti che, sommati, pesano in bolletta.

Non si tratta quindi di un singolo apparecchio che da solo incide in modo drastico, ma di una rete di consumi silenziosi che si espande in ogni stanza. Staccare la spina, spegnere completamente e usare ciabatte con interruttore diventa una scelta non solo sostenibile, ma anche economica.