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Assegno di Inclusione, che fregatura: bisogna restituire tutto il denaro | In pratica si è trattato di un ‘prestito’

Assegno di inclusione e problemi (Pexels foto) - www.financecue.it

Assegno di inclusione e problemi (Pexels foto) - www.financecue.it

L’Assegno di Inclusione nasconde una sorpresa amara: per molti beneficiari, ciò che sembrava un aiuto economico si è rivelato altro.

Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare di aiuti statali e misure per chi non arriva a fine mese. Una su tutte? L’Assegno di Inclusione. Pensato per chi si trova in situazioni economiche difficili, prometteva un po’ di respiro. Ma—e qui viene il bello—dietro a queste iniziative ci sono spesso regole complesse che non tutti conoscono davvero.

Anzi, a volte sembrano scritte apposta per metterti nei guai se sbagli anche solo una virgola. C’è tutta una giungla di limiti, soglie di reddito, eccezioni e vincoli. E chi non sta attento rischia di trovarsi nei pasticci. O peggio, senza il sussidio e con una bella multa.

C’è poi chi, per arrotondare un po’, decide di fare altro, anche cose che sembrano innocue. E se lo Stato scopre che stai ricevendo l’Assegno e intanto fai queste tipologie di guadagni… beh, non finisce bene. Tutta questa storia, alla fine, mette in luce una cosa.

Prendere un aiuto economico pubblico non è affatto semplice. Non basta averne bisogno. Bisogna rispettare una serie di obblighi e fare attenzione a ogni dettaglio. Altrimenti, quello che sembrava un aiuto rischia di diventare un boomerang.

Regole strette e soglie da non superare

Per ottenere l’Assegno, il reddito annuo del nucleo familiare non può superare i 6.500 euro. Che poi diventano 8.190 se in famiglia ci sono solo over 67 o persone con disabilità grave. Detto così sembra chiaro, ma appena si entra nei dettagli la confusione aumenta.

Per esempio, un piccolo lavoro occasionale, tipo sotto i 3.000 euro lordi all’anno, va ancora bene. A patto però che sia saltuario e che venga tutto regolarmente comunicato. Ma cosa succede invece in altri casi particolari?

Banconote da 50 euro (Depositphotos foto) - www.financecue.it
Banconote da 50 euro (Depositphotos foto) – www.financecue.it

Quanto iniziano i guai

Se invece uno lavora in nero, senza dichiarare niente, lì scatta tutto il meccanismo di sanzioni, come riporta anche Borcardi.it. Anche se guadagni poco, se non lo dici, sei fuori. E rischi grosso. In pratica, chi pensava di ricevere l’aiuto e contemporaneamente poter lavorare in nero, si sbagliava di grosso.

Il riferimento normativo è l’art. 8 del Decreto Lavoro 2023. Parla chiaro: chi dichiara il falso rischia da 2 a 6 anni di carcere. E chi non comunica cambiamenti nel reddito, anche se arrivano da lavoretti in nero, può finire dentro per uno o tre anni. In più, si perde subito il sussidio e si devono ridare tutti i soldi presi. Una mazzata.