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Ultim’ora, approvato il “BONUS SPACCASCHIENA” | Mare di soldi per chi è pronto al sacrificio: serve solo la voglia di fare

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Bonus spaccaschiena (Canva foto) - www.financecue.it

Più vantaggi per chi sceglie di restare al lavoro: nuove opportunità per chi ha già i requisiti ma decide di aspettare.

In un contesto in cui la parola “sacrificio” si accompagna spesso a rinunce e fatica, il mondo del lavoro italiano si ritrova davanti a una proposta inattesa, che sembra ribaltare la logica consueta. Non si tratta di un premio per chi abbandona il posto in anticipo, ma per chi decide di stringere i denti e restare. Una strategia che sposta il peso dell’incentivo su chi, pur avendone diritto, sceglie di non approfittarne.

Negli ultimi anni, i dibattiti sulle riforme pensionistiche hanno spesso ruotato attorno a termini come “Quota”, “Opzione donna”, “pensione contributiva”. Ma oggi si apre uno spiraglio completamente diverso. Più che una via d’uscita anticipata, si propone un premio per chi resta, in un gioco a premi rovesciato dove l’impegno viene ricompensato più del traguardo.

Questa nuova impostazione suscita inevitabilmente domande: cosa spinge un lavoratore a rimandare il proprio riposo? E perché lo Stato ha deciso di sostenere proprio questa scelta? Le risposte non stanno solo nei numeri, ma anche nella visione di un futuro del lavoro che cambia. Tenere alta la produttività senza forzare pensionamenti anticipati sembra essere diventata una nuova priorità.

Allo stesso tempo, il sistema previdenziale italiano si trova a dover fare i conti con equilibri fragili e una popolazione sempre più longeva. Incentivare il proseguimento dell’attività lavorativa, seppur faticosa, potrebbe rivelarsi una leva efficace per alleggerire il peso del sistema.

Una proposta che cambia la prospettiva

Con la legge di bilancio 2025, il cosiddetto incentivo al posticipo del pensionamento viene esteso a una platea più ampia. Se prima riguardava esclusivamente chi aveva accesso alla pensione flessibile (Quota 102), ora include anche chi raggiunge i requisiti per la pensione anticipata ordinaria. Parliamo di lavoratori con oltre 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi per le donne) che scelgono volontariamente di restare attivi nel mondo del lavoro.

Come precisa l’INPS nella circolare del 16 giugno 2025, n. 102, il beneficio è destinato a dipendenti, pubblici e privati, iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria o ad altri regimi compatibili, a patto che non siano già titolari di pensione diretta e che non abbiano raggiunto l’età della pensione di vecchiaia.

Pensione
Incentivi post pensione (Canva foto) – www.financecue.it

Cosa comporta davvero aderire alla misura

Aderire a questa misura non significa semplicemente rinunciare alla pensione, ma ottenere un ritorno economico immediato attraverso l’esonero dai contributi previdenziali, che si traduce in un netto più alto in busta paga. La domanda deve essere presentata online all’INPS, che comunicherà l’esito entro 30 giorni. Solo con l’autorizzazione, il datore di lavoro potrà applicare lo sgravio.

Il cosiddetto “Bonus Spaccaschiena” di cui si parla informalmente, non è un nuovo contributo una tantum, ma un incentivo strutturale legato alla decisione di restare operativi. Riguarda settori pubblici, privati, agricoli e persino il lavoro domestico. In pratica, uno strumento pensato per chi sceglie la fatica quotidiana al posto del meritato riposo, con un ritorno economico concreto per ogni mese guadagnato sul campo.