Troppi Turisti e NUOVE MALATTIE: questa arriva dall’estero e si sta già propagando in Italia
Turismo e malattie in aumento (Canva foto) - www.financecue.it
In estate cresce il pericolo di infezioni esotiche anche in Italia: lo conferma una nuova analisi scientifica di Nature Communications.
In estate cambiano le abitudini, le destinazioni e anche i rischi. Viaggiare è sinonimo di libertà e scoperta, ma può anche comportare conseguenze sanitarie poco prevedibili. L’intensificarsi dei movimenti globali non influenza solo l’economia e la cultura, ma impatta anche sulla circolazione di virus un tempo confinati ad aree tropicali.
Negli ultimi anni, alcune città italiane hanno visto crescere l’attenzione per malattie considerate rare o lontane. Questo perché il rischio non proviene solo da chi parte, ma anche da chi rientra.
La stagione turistica estiva, con milioni di arrivi e partenze, è il momento ideale per l’introduzione involontaria di patogeni che possono trovare nel nostro territorio le condizioni adatte per diffondersi.
L’urbanizzazione diffusa, il clima favorevole e la presenza di insetti vettori rendono alcune zone italiane particolarmente vulnerabili a nuove minacce sanitarie. I quartieri periferici e i centri costieri, ad esempio, presentano caratteristiche che potrebbero facilitare la formazione di focolai. Tuttavia, molte aree a rischio non hanno mai registrato casi.
Il ruolo poco noto di viaggi e zanzare
Uno studio italiano coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler e dall’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con il Ministero della Salute e le Regioni, ha evidenziato come le epidemie di dengue e chikungunya registrate in Italia tra il 2006 e il 2023 siano state innescate da casi importati. La ricerca, pubblicata su Nature Communications, ha analizzato le dinamiche locali e i fattori di rischio usando modelli matematici e dati ambientali.
Nel periodo analizzato, si sono contati oltre 1.400 casi di dengue e più di 140 di chikungunya importati da Paesi come Thailandia, India, Cuba e Brasile. Allo stesso tempo, sono stati documentati centinaia di contagi autoctoni, confermando che la trasmissione sul territorio è possibile e già avvenuta. Come riporta Sky Tg24, la presenza della zanzara tigre (Aedes albopictus), ormai diffusa in tutta Italia, gioca un ruolo chiave.
La malattia che avanza anche senza focolai evidenti
Secondo i ricercatori, la dengue è oggi la minaccia più concreta tra le due, con focolai registrati in città come Roma e Castiglione d’Adda negli ultimi anni. Ma la chikungunya resta una presenza latente, capace di riemergere come già avvenuto ad Anzio e Guardavalle. Il dato più allarmante è che anche zone senza precedenti episodi mostrano caratteristiche compatibili con un’eventuale diffusione futura.
Il rischio è esteso e non circoscrivibile con precisione, come spiega Marco Di Luca dell’Istituto superiore di sanità. Basta una sola persona infetta di ritorno da un viaggio e le condizioni climatiche favorevoli per generare un’epidemia. Questo impone l’adozione di misure preventive costanti, dal controllo delle zanzare alla sensibilizzazione dei medici di base nel riconoscimento dei sintomi. Nessuna area può considerarsi al sicuro.