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Se hai figli non devi più lavorare: ci pensa la Meloni a coprire le spese | Ecco a chi spetta il nuovo bonus

giorgia meloni

Nuovo bonus Meloni (depositphotos.com) - www.financecue.it

Un incentivo che garantisce libertà, ma la concessione potrebbe nascondere qualcosa in più: i dettagli del bonus.

Un’auto piena di sogni e rinunce, un sorriso che illumina il futuro: diventare genitori è spesso un atto di coraggio, un progetto ricco di speranze.

Eppure, tra pannolini e biberon, cresce anche la voglia di un aiuto da parte dello Stato, che trasformi piccole azioni quotidiane in un po’ di sollievo.

Le famiglie italiane non guardano sempre alla politica con fiducia, in quanto pretendono che i segnali lanciati non siano solo promesse, ma azioni che diano reale sollievo economico e serenità.

In questi anni, tra riforme fiscali e annunci per combattere il calo delle nascite, ogni bonus è diventato importante, simbolo di scelte economiche e visioni politiche.

Una politica di bonus?

In questo contesto emergono le misure del governo Meloni: un tentativo di aiutare chi costruisce il futuro, ma che solleva dubbi su giustizia, efficacia e priorità reali. Dando uno sguardo ai numeri raccolti da Fanpage ed Avvenire, negli ultimi due anni, il governo ha varato diverse iniziative per le famiglie, con due obiettivi: sostenere la natalità e favorire l’occupazione femminile. La Legge di Bilancio 2025 ha confermato in particolare il “quoziente familiare“, che lega le detrazioni fiscali al numero dei figli, passando da agevolazioni generali a un sistema più preciso. È stato inoltre riproposto il bonus bebè: un contributo di 1. 000 euro per ogni bambino nato o adottato con ISEE inferiore a 40. 000 euro.

Come riporta Secondo Welfare, in parallelo è stato potenziato il bonus asilo nido, alzando le soglie e semplificando l’accesso, per ridurre i costi dei primi anni di vita dei bambini. A queste misure si aggiungono i congedi parentali più lunghi e agevolazioni salariali pensate per alleggerire il peso economico e organizzativo delle nascite.

donna che lavora al pc
Una misura per loro (canva.com) – www.financecue.it

Un doppio binario

Come riporta Sky Tg24, nel 2025 il governo Meloni ha stanziato 480 milioni di euro per il cosiddetto bonus mamme lavoratrici: si tratta di 40 euro al mese, per 12 mesi, pagati in un’unica soluzione a dicembre, senza tasse. È rivolto alle lavoratrici – dipendenti, autonome e a tempo determinato – con almeno due figli a carico, con ISEE fino a 40. 000 euro all’anno, e che abbiano il figlio più piccolo con meno di 10 anni.

Stando alla fonte, le madri con tre o più figli e contratto a tempo indeterminato manterranno fino al 2026 l’esonero contributivo fino a 3. 000 euro all’anno. Per le professioniste e lavoratrici a termine con almeno due figli, sicuramente la misura è utile, ma il valore è, forse, troppo basso nel complesso, considerato anche che il pagamento avviene in un’unica soluzione. La domanda quindi sorge spontanea: basterà questa seppur lodevole serie di misure a rilanciare effettivamente la società italiana, ormai sempre più “individualista”?