Grazie Pier Silvio, ma in Mediaset non ci metto piede | Delusione totale per Berlusconi Jr: rifiuto pesantissimo

Pier Silvio Berlusconi (Mediaset Infinity - youtube screenshot) - www.financecue.it
Salta il grande ritorno: niente Mediaset per un volto storico dell’informazione, doccia gelata ai piani alti.
Nel mondo della televisione, soprattutto quando si parla di informazione, le voci corrono più veloci dei comunicati ufficiali. C’è sempre quel brusio di fondo, fatto di ipotesi, sguardi dietro le quinte, mezze frasi dette nei corridoi. E ogni volta che un nome pesante viene accostato a un possibile “trasloco”, l’eco si fa subito assordante.
È successo di nuovo. Per settimane, in tanti si sono chiesti se davvero stesse per accadere qualcosa di grosso. Un ritorno, anzi, il ritorno. La classica bomba di fine stagione che avrebbe potuto cambiare gli equilibri – o almeno, così si diceva. Eppure, anche i corteggiamenti più insistenti a volte devono fare i conti con le scelte personali.
Perché in fondo, in un panorama dominato da palinsesti rigidi, regole editoriali strette e dinamiche aziendali, trovare un margine di libertà vera è raro. E chi ce l’ha, difficilmente è disposto a rinunciarvi. Soprattutto dopo averla conquistata con anni di lavoro, battaglie interne e qualche scommessa azzardata andata a buon fine.
E allora si resta dove si sta bene. Dove si può improvvisare, decidere al volo di fare una diretta, lanciare una maratona o semplicemente andare in onda “quando serve”. Certi privilegi non si replicano facilmente, nemmeno con un contratto allettante sul tavolo. E infatti, la risposta è arrivata. Ed è stata netta.
La risposta di Mediaset: si cambia target
E allora, con il no sul tavolo, Pier Silvio Berlusconi ha dovuto rivedere i piani. Come riporta Mistermovie.it tramite ItaliaOggi.it, sembra che Mediaset stia cercando di cambiare direzione: non più pochi nomi di riferimento, ma una squadra più ampia, più varia. E soprattutto, più internazionale.
Un primo nome? Federico Rampini. Giornalista esperto, voce autorevole, e un curriculum che parla da solo. Pare che sia già stato convinto a entrare nella squadra. L’idea è chiara: puntare su un’informazione più ricca, più articolata, forse più sofisticata. Anche per reggere il confronto sempre più serrato tra pubblico, privato e indipendenti. E il grande rifiuto? Lui intanto resta saldo al suo posto, con quel mix di ironia e serietà che lo rende riconoscibile da sempre.
Trattative finite prima di cominciare
La notizia, riportata sempre da ItaliaOggi.it, è che Enrico Mentana non tornerà a Mediaset. Dopo tante voci e qualche speranza, è emerso che il direttore del TgLa7 ha rifiutato ogni proposta. Resterà dov’è, almeno fino alla fine del contratto nel 2026. Anzi, pare che un rinnovo sia già nell’aria.
La motivazione? Semplice, e pure molto chiara: a La7, Mentana fa quello che vuole. Letteralmente. Decide se mandare in onda il telegiornale o no, quando farlo, se aprire una lunga diretta elettorale o rispondere in tempo reale agli eventi. Insomma, troppa libertà per lasciarsela scappare. Un ambiente del genere, dentro Mediaset – con la sua macchina organizzativa molto più “blindata” – sarebbe stato difficile da replicare.