È la categoria più povera d’Italia: altro che contadini e lavapiatti | Chi fa questo lavoro si muore di fame

Uno dei settori meno redditizi (Canva) - financecue.it
Se decidi di entrare a lavorare in questo settore, sappi che lo stipendio che percepirai sarà letteralmente da fame!
Capita spesso di trovarsi a svolgere un lavoro che non ci rispecchia, che non stimola le nostre passioni, o non valorizza le nostre capacità. Ragion per cui, in questi casi, la motivazione può diminuire drasticamente, dando spazio a una certa svogliatezza o, addirittura, alla cattiva volontà.
Difatti, quando manca una vera affinità con il mestiere che si sta praticando, anche i compiti più semplici possono difatti apparire faticosi e privi di senso. Iniziando, così, a lavorare con riluttanza, spesso contando persino le ore che mancano, alla fine della giornata.
Un atteggiamento, questo, che può derivare non solo dalla mancanza di interesse, ma anche da un senso di costrizione o necessità economica. E quando si lavora per obbligo e non per scelta, non di rado è più difficile sentirsi coinvolti o soddisfatti.
Ciò nonostante, è quindi importante riconoscere questi segnali interiori. Poiché anche una minima consapevolezza, può esser il primo passo per cercare alternative più adatte alla nostra natura.
Retribuzioni in Italia: cosa dice l’Istat
L’Istat ha pubblicato i nuovi dati sulle retribuzioni medie in Italia, lo scorso anno, offrendo una panoramica aggiornata dei settori più e meno remunerativi. Per cui, sebbene si sia registrato un aumento medio del 2,2%, questo non è sufficiente a compensare l’inflazione crescente. Infatti, il potere d’acquisto degli italiani continua a ridursi, aggravando così il divario con altri Paesi europei.
Secondo i dati, i settori che garantiscono gli stipendi lordi mensili più alti, son le attività finanziarie e assicurative (3.357 euro), seguite da estrazione di minerali (2.744 euro) ed energia (2.597 euro). Anche pubblica amministrazione (2.504 euro) e istruzione (2.276 euro), offrono retribuzioni sopra la media. In tal senso, il comparto finanziario ha visto un aumento del 6,2%; mentre quello scolastico, è cresciuto del 5%, grazie ai nuovi contratti.
Le professioni con gli stipendi più bassi
Dall’altro lato della classifica, troviamo i settori meno pagati. I quali, come riportato da torinocronaca.it, riguardano i Servizi di alloggio e ristorazione (che fanno registrare lo stipendio lordo medio mensile più basso: ovvero, appena 1.617 euro). A seguire, l’agricoltura (1.621 euro), e il settore del noleggio e supporto alle imprese (1.649 euro). In calo, anche gli stipendi per arte, sport, e commercio (quest’ultimo, con una riduzione proprio del 3,1%).
In altre parole, tutti questi dati possono aiutare a fare scelte professionali più consapevoli. Poiché, se si è alla ricerca di una stabilità economica, orientarsi verso settori in crescita può solo fare la differenza. Ma oltre allo stipendio, non dimenticare di tenere in considerazione formazione, soddisfazione personale, e opportunità al lungo termine.