Assegno di Inclusione, dal prossimo mese scatta il RADDOPPIO | Maxi regalo annunciato dall’INPS: devi solo entrare sul sito

L’Assegno di Inclusione, la misura di sostegno economico che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, sta per entrare in una fase cruciale.

L’Assegno di Inclusione, introdotto all’inizio del 2024, è diventato un punto di riferimento per numerosi nuclei familiari in condizioni di fragilità economica, soprattutto quelli con minori, over 60 o persone con disabilità.

Non è solo un sostegno economico, ma anche uno strumento pensato per favorire l’inclusione sociale e lavorativa attraverso percorsi personalizzati.

Molti beneficiari si chiedono cosa succederà dopo i primi mesi di erogazione e quali siano i passi da compiere per mantenere il diritto a questa importante misura. La continuità del beneficio, infatti, non è automatica e richiede attenzione e proattività da parte dei destinatari. È fondamentale comprendere le tempistiche e le procedure per evitare interruzioni inaspettate.

Il tema delle sospensioni e dei rinnovi è spesso fonte di confusione, ma l’INPS ha fornito direttive chiare per guidare i cittadini attraverso questo processo. L’obiettivo è garantire che il sostegno arrivi a chi ne ha bisogno, ma anche che vengano rispettati gli impegni previsti dalla normativa, in particolare quelli legati all’attivazione sociale e lavorativa.

Assegno di Inclusione: sospensione a luglio e rinnovo obbligatorio

L’Assegno di Inclusione (ADI), entrato in vigore il 1° gennaio 2024 e destinato ai nuclei familiari con almeno un minorenne, over 60 o disabile in condizione di fragilità economica, ha una durata iniziale di 18 mesi. Dopo questo primo ciclo, è prevista un’interruzione obbligatoria di un mese prima di poterlo rinnovare per altri 12 mesi.

Per i beneficiari che hanno ricevuto la prima mensilità dell’ADI a gennaio 2024, il primo ciclo di erogazione si concluderà a giugno 2025. Di conseguenza, a luglio 2025 scatterà una sospensione automatica di un mese. Questa pausa è prevista dalla normativa (art. 4 del Decreto attuativo del Ministero del Lavoro del 13 dicembre 2023) e non è legata a requisiti di reddito, ma serve a permettere ai beneficiari di presentare una nuova istanza.

Come rinnovare l’Assegno di Inclusione e cosa succede senza rinnovo

Per accedere al secondo ciclo dell’ADI, è necessario presentare una nuova domanda all’INPS. La procedura è la stessa utilizzata per la prima richiesta: Tramite il portale online dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. Rivolgendosi a un CAF o Patronato.

Per il rinnovo, non è richiesta la sottoscrizione di un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD), a meno che non ci siano state modifiche nel nucleo familiare. In tal caso, è obbligatorio aggiornare l’iscrizione alla piattaforma SIISL e avviare un nuovo PAD.