“Le mance saranno abolite”: risveglio agghiacciante per camerieri e non solo | Dovranno accontentarsi dello stipendio

Mancia abolita? Brutte notizie per i camerieri e i rider, ora dovranno fare affidamento solamente sul loro stipendio.

Le abitudini, a volte, sembrano così radicate da apparire eterne. Alcuni gesti, come quello di lasciare qualche moneta sul tavolo dopo una cena, fanno parte di rituali silenziosi, accettati e tramandati senza troppe domande.

Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, uno di questi gesti venisse messo in discussione?

La scena è fin troppo familiare: si paga il conto e si lascia una piccola cifra per ringraziare del servizio ricevuto. Per molti è un segno di educazione, per altri un dovere morale.

Eppure, c’è chi si chiede se abbia ancora senso. Non per cattiveria, ma per coerenza con i tempi che cambiano e con un mercato del lavoro che, almeno sulla carta, dovrebbe garantire una giusta retribuzione.

Mancia: il dibattito pubblico

Questa riflessione non nasce da un convegno né da una proposta di legge. È bastato un semplice post, poche righe, per innescare una reazione a catena. Per alcuni è sembrato un attacco diretto al mondo della ristorazione, per altri un invito a rivedere vecchie consuetudini. Il punto è che il dibattito ha preso piede, insinuandosi tra chi lavora nei locali e chi li frequenta ogni giorno.

Dietro quelle parole si intravede un cambiamento di mentalità. Non è solo questione di soldi lasciati o meno sul tavolo, ma di quale valore si attribuisce oggi al lavoro di camerieri, baristi e fattorini. La vera domanda potrebbe non essere “mancia sì o mancia no?”, ma piuttosto “perché ne abbiamo ancora bisogno?”.

Una riflessione che ha acceso la miccia online

A far discutere è stato un tweet pubblicato da un utente su X, che ha lanciato un messaggio netto: “Comunque le mance dovrebbero essere abolite. Si davano quando il cameriere o fattorino era un ragazzino non stipendiato, nel XXI sono un inutile retaggio. Oggi il servizio è incluso nel prezzo e il datore paga stipendio e contributi…”. Nessuna provocazione urlata, solo una considerazione che ha scatenato centinaia di commenti tra chi sostiene la proposta e chi la ritiene irrealistica.

Come riporta Il Resto del Carlino, le parole dell’utente hanno sollevato una questione che va oltre la singola opinione. Molti si sono chiesti se davvero la mancia sia un residuo del passato o uno strumento ancora necessario per garantire dignità a certi mestieri. Altri, invece, hanno difeso con forza quella che considerano una tradizione ancora utile per premiare il buon servizio.