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Klarna raddoppia le perdite: i clienti non restituiscono i prestiti

Il fallimento sicuro di una società

Troppi prestiti non restituiti (Canva) - financecue.it

Un modo, per una società come Klarna, per fallire rapidamente e in modo sicuro, è prestare del denaro, ma non averlo restituito.

Klarna, la startup svedese specializzata nei pagamenti “compra ora, paga dopo“, ha annunciato una perdita netta di 99 milioni di dollari, avuta solo nel primo trimestre del 2025. Un dato, questo, più del doppio, rispetto ai 47 milioni persi nello stesso periodo, dell’anno precedente. L’azienda attribuisce siffatto peggioramento, principalmente a costi una tantum legati all’ammortamento; a pagamenti basati su azioni; e a una ristrutturazione interna. Oneri straordinari i quali, hanno inciso in modo significativo, sui risultati finanziari del trimestre.

Nonostante le perdite, i ricavi di Klarna son comunque cresciuti del 13%, rispetto allo scorso anno, raggiungendo così 701 milioni di dollari. Inoltre, la piattaforma ha raggiunto 100 milioni di utenti attivi, e ha stretto partnership con 724 mila commercianti, in tutto il mondo. E questo dimostra che, pur affrontando difficoltà economiche, l’azienda continua a espandere la sua presenza globale, e ad attrarre clienti e partner commerciali.

Di recente, Klarna ha anche messo in pausa il suo attesissimo piano di offerta pubblica iniziale (IPO), negli Stati Uniti. Un’offerta che avrebbe potuto valutare la società fino a oltre 15 miliardi di dollari, stata sospesa a causa delle turbolenze dei mercati finanziari, e dell’incertezza politica; in particolare, legata ai nuovi piani tariffari del governo Trump. E questa decisione, segue la tendenza di altre aziende fintech, come StubHub, nel ritardare o cancellare i propri piani di quotazione.

Il clima incerto e volatile del mercato ha, inoltre, costretto Klarna a rivedere le sue strategie di crescita. Dato che, le tensioni commerciali e i cambiamenti politici, come le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti, hanno aumentato i rischi per le aziende internazionali, che cercano di quotarsi sui mercati statunitensi. Portando, tutto questo, a una maggior cautela, e a una gestione più prudente delle risorse.

Innovazione e investimenti

Prima del rinvio dell’IPO, Klarna ha investito molto nel marketing, presentandosi come una fintech innovativa, con forti radici nell’intelligenza artificiale. Difatti, nel 2023 ha avviato una collaborazione con OpenAI, il produttore di ChatGPT, per integrare tecnologie IA nella sua offerta. E l’anno successivo, ha lanciato un assistente clienti basato proprio sull’intelligenza artificiale, per migliorare l’esperienza degli utenti. Un chiaro segnale, dunque, di come l’azienda punti sull’innovazione tecnologica, per differenziarsi sul mercato.

Il CEO Sebastian Siemiatkowski, ha dichiarato che Klarna ha ridotto il proprio organico di circa il 40%, una misura adottata per contenere i costi, e aumentare l’efficienza operativa. E parte di questa riduzione è stata possibile grazie all’automazione e all’adozione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, i quali hanno permesso all’azienda di ottimizzare i processi, e diminuire la dipendenza dal lavoro umano.

Una scelta senza esclusione di colpi
Dove andrà Klarna? (Canva) – financecue.it

Sfide future, e strategia aziendale

Klarna, quindi, si trova oggi a un bivio: poiché da un lato, deve affrontare le difficoltà finanziarie, e il contesto incerto dei mercati globali; dall’altro, continua a puntare sull’innovazione e sulla tecnologia, per garantire una crescita sostenibile. Per questo, l’azienda sta rivedendo i suoi piani di espansione, e cercando di consolidare la propria posizione, nel settore del “buy now, pay later”, mercato sempre più competitivo.

Insomma, il caso Klarna riflette le sfide più ampie che stanno attraversando molte fintech, in un contesto di alta volatilità finanziaria, e crescente regolamentazione. E mentre la domanda di soluzioni di pagamento innovative, cresce, le aziende devono appunto bilanciare crescita, sostenibilità finanziaria, e adattamento alle nuove normative. Pertanto, Klarna rimane un attore chiave da osservare, per capire l’evoluzione del settore nei prossimi anni.