Assegno Unico, adesso si inizia a ragionare | Accredito maggiorato per i beneficiari: ecco la nuova cifra

Rischi di perdere la Naspi con questo errore - Financecue.it (DepositPhoto)
Una delle misure di sostegno più importanti per le famiglie italiane sta crescendo: scopri cosa cambia adesso.
Il sostegno alle famiglie con figli è una priorità costante nelle politiche di welfare italiane, l’Assegno Unico Universale si è affermato come uno strumento chiave in questo senso, con l’obiettivo di supportare economicamente i nuclei familiari e favorire la natalità.
Questa iniziativa riflette una crescente consapevolezza dell’importanza di investire nel futuro delle nuove generazioni. In un contesto economico complesso, fornire un aiuto concreto alle famiglie contribuisce a ridurre le disuguaglianze e a rendere meno gravoso l’impatto economico della crescita dei figli. L’Assegno Unico, con la sua natura “universale” seppur modulata, si distingue da altre misure del passato, puntando a una maggiore equità redistributiva.
L’evoluzione dello strumento, testimoniata dai numeri in costante aumento, dimostra l’impegno dello Stato nel rafforzare il supporto alla genitorialità. È un segnale importante per le famiglie, che possono contare su una prestazione economica destinata a crescere e ad adattarsi alle loro esigenze.
Comprendere come funziona l’Assegno Unico, e come i cambiamenti normativi o economici influenzano gli importi, è fondamentale per i beneficiari. Essere informati permette di gestire al meglio le proprie risorse e di sfruttare appieno le opportunità offerte da questa misura di welfare, che continua a rappresentare un pilastro del supporto alle famiglie italiane.
Le cifre e i beneficiari in crescita
Nei primi tre mesi del 2025, lo Stato italiano ha erogato oltre 4,9 miliardi di euro attraverso l’Assegno Unico, una cifra che si inserisce in un trend di crescita costante. Nel 2024, le erogazioni avevano raggiunto i 19,8 miliardi, a fronte dei 18,2 miliardi del 2023 e dei 13,2 miliardi del 2022, il suo primo anno di operatività.
Fino a marzo 2025, oltre 6 milioni di nuclei familiari (6.046.487 per la precisione) hanno beneficiato dell’Assegno Unico, per un totale di quasi 9,6 milioni di figli. Questa ampia platea di beneficiari copre trasversalmente tutto il territorio nazionale e include famiglie di diverse fasce socio-economiche, con una particolare attenzione verso le situazioni di maggiore fragilità.
Importi e l’eredità del Reddito di Cittadinanza
L’importo medio mensile ricevuto per ciascun figlio a marzo 2025 si è attestato sui 165 euro, cifra che include anche le maggiorazioni previste dalla normativa. Tuttavia, l’ammontare dell’assegno varia significativamente in base alla fascia ISEE del richiedente. Per chi non ha presentato l’ISEE o ha dichiarato un valore superiore alla soglia massima (fissata per il 2025 a 45.939,56 euro), il contributo riconosciuto si ferma a circa 59 euro per figlio.
Al contrario, le famiglie con un ISEE inferiore al limite minimo (pari a 17.227,33 euro) hanno ricevuto un assegno massimo di 225 euro per ciascun figlio. Questa variabilità riflette la volontà di modulare il beneficio in base alla reale capacità reddituale delle famiglie. Il report dell’Osservatorio INPS considera anche i dati relativi all’Assegno Unico destinato ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC). Fino alla fine del 2023, l’Assegno Unico era erogato automaticamente ai percettori del RdC.