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Ticket sanitario, hai raggiunto questa età e ancora lo paghi? La colpa è soltanto tua: con questo pezzo di carta ti esentano a vita

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Ancora paghi il ticket? (pixabay.com) - www.financecue.it

Le informazioni necessarie sulle esenzioni dal pagamento del ticket sanitario: requisiti, durata, autocertificazioni e differenze.

A volte, i diritti più basilari da ottenere sono anche i più complicati da intendere. Non è insolito sentirsi confusi di fronte a moduli, codici e termini come “carico fiscale”, per esempio.

Questo è particolarmente vero quando si cerca di comprendere se si ha diritto all’esenzione dal ticket sanitario, in modo da abbattere i costi sulle spese mediche.

Non si tratta solo di redditi bassi, ma anche di fattori come l’età, la disoccupazione, il tipo di pensione e persino la regione di residenza.

Il sistema sanitario italiano, sebbene sia di tipo universale, si basa su un insieme di norme che comprendono regole nazionali e scelte regionali, le quali possono ampliare o restringere i diritti ai benefici.

Come funzionano le esenzioni

Come spiegato nel portale della Regione Lombardia, le esenzioni legate a età e reddito seguono una base normativa a livello nazionale, ma le Regioni hanno la facoltà di ampliare la categoria dei beneficiari. In Lombardia, ad esempio, sono disponibili esenzioni supplementari per gli over 65, i disoccupati, i bambini sotto i 14 anni e coloro che ricevono pensioni minime. Le esenzioni a livello regionale possono riguardare sia le prestazioni specialistiche ambulatoriali che la spesa per farmaci, anche quando a livello nazionale non risultano previste.

Essere over 65 non significa automaticamente avere diritto all’esenzione: il requisito è basato sul reddito del nucleo familiare fiscale. A livello nazionale il limite è di € 36. 151,98, mentre in Lombardia è stato aumentato a € 38. 500,00. Anche per i minori di 14 anni l’esenzione è garantita, senza considerare il reddito, ma solo a livello regionale. Il nucleo familiare fiscale, inoltre, è diverso da quello anagrafico; include la persona, il coniuge non separato o il partner in unione civile, i figli a carico (anche se non abitano con la persona) e altri familiari a carico che convivono.

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Cosa va incluso nel reddito? (pixabay.com) – www.financecue.it

Il reddito complessivo

Per determinare il reddito complessivo della famiglia si devono considerare tutti i redditi, compresi quelli esenti da IRPEF o tassati con imposta sostitutiva, come le locazioni con cedolare secca o i redditi agricoli. Anche i guadagni provenienti da attività sportive dilettantistiche e le liquidazioni devono essere inclusi.

Il diritto all’esenzione deve essere autocertificato se non è assegnato automaticamente dal MEF: l’autocertificazione può essere presentata presso gli sportelli della propria ASST, online tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico, via email o anche in farmacia (per alcuni codici). Infine, l’esenzione non ha validità permanente: dura un anno, dal 1 aprile al 31 marzo dell’anno successivo. Se nel corso dell’anno si supera il limite di reddito o cambiano le circostanze, è fondamentale comunicarlo subito alla ASST.