INPS, accredito a sorpresa: il 14 giugno controlla il conto corrente | Ecco di che cifra si tratta
Accredito improvviso (Canva) - financecue.it
A tutti coloro che hanno richiesto un certo sussidio, conviene controllare presto il proprio conto corrente.
Mantenere una famiglia senza avere un lavoro stabile, è una delle prove più difficili che una persona possa purtroppo affrontare. Dal momento che, le spese soprattutto, non si fermano: e affitto, bollette, cibo e bisogni dei figli, continuano infatti a presentarsi ogni mese.
In situazioni di difficoltà economica, dunque, è fondamentale informarsi su tutte le forme di sostegno previste dallo Stato: come il reddito di cittadinanza (se ancora attivo, e non stato sostituito); gli assegni familiari; i bonus spesa; gli aiuti comunali, e i sostegni per l’infanzia. I quali, tutti, possono appunto far la differenza.
Anche piccoli lavori saltuari, attività online, baratti o lavoretti di quartiere, possono infatti contribuire. Ma serve spirito di adattamento, creatività, e tanta forza di volontà, per reinventarsi giorno dopo giorno, senza perdere la propria dignità.
In momenti così fragili, l’aiuto di amici, parenti o associazioni locali può, comunque, esser fondamentale. Dal momento che, mai nessuno dovrebbe sentirsi solo: così che condividere i problemi, possa permettere di trovare soluzioni concrete, e un po’ di respiro.
Cos’è l’Assegno di Inclusione (ADI)
L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico e d’inclusione sociale e professionale, attiva dal 1° gennaio 2024. Essendo destinata ai nuclei familiari in condizioni di povertà, promuovendo l’inserimento lavorativo e la formazione. Il beneficio è erogato mensilmente, tramite la Carta di Inclusione (Carta ADI), e per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi. Dopodiché rinnovabile per ulteriori 12 mesi, ma con una sospensione di un mese fra i periodi.
Per il 2025, l’ADI prevede un’integrazione al reddito familiare, fino a 6.500 euro annui, ma aumentata a 8.190 euro, per nuclei con tutti i membri di età pari o superiore a 67 anni, o con disabilità grave o non autosufficienza. Inoltre, è previsto un contributo per l’affitto di fino a 3.640 euro annui; o 1.950 euro, per i nuclei sopra indicati. La relativa soglia ISEE, utile per accedervi, nondimeno è stata innalzata a 10.140 euro.
Modalità di erogazione, e calendario dei pagamenti
Il beneficio decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), previa però istruttoria positiva. I pagamenti per il 2025, son previsti il 15 d’ogni mese, per i nuovi beneficiari; e il 27, per i rinnovi mensili. Ad esempio, venendo effettuati il 15 gennaio, il 15 febbraio, il 15 marzo, e così via.
Per richiedere l’ADI è necessario presentare domanda all’INPS, sottoscrivere il PAD, e avere un ISEE in corso di validità. Essendo consigliabile consultare, in primo luogo, un CAF o un patronato per assistenza nella compilazione della domanda; e per verificare i requisiti specifici. Mentre per ulteriori dettagli, è possibile visitare in ogni momento, il sito ufficiale dell’INPS.