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Addio slot machine e Gratta e Vinci: “Aboliamo tutto quanto” | Giocatori d’azzardo costretti a cambiare hobby

Gratta e vinci

Gratta e vinci (screenshot Ciak si Gratta/YouTube) - www.financecue.it

Gioco d’azzardo, una proposta choc per abolire slot e Gratta e Vinci; c’è la possibilità di risolvere il problema.

Il gioco d’azzardo è un fenomeno complesso con profonde implicazioni sociali. Per molti è un semplice passatempo, una forma di svago occasionale; per un numero crescente di persone, tuttavia, si trasforma in una vera e propria dipendenza patologica (GAP), con conseguenze devastanti sulla vita dell’individuo, sulla sua famiglia e sulla società nel suo complesso.

I problemi legati al gioco d’azzardo patologico includono la rovina finanziaria, la perdita del lavoro, la distruzione dei rapporti familiari e gravi problemi di salute mentale. Queste drammatiche ricadute alimentano costantemente il dibattito pubblico sull’opportunità e i limiti dell’offerta di gioco legale, sulla sua accessibilità e sulle misure più efficaci per prevenire e contrastare la dipendenza.

Il dibattito si concentra spesso sugli strumenti di gioco più diffusi e potenzialmente più rischiosi per lo sviluppo della dipendenza rapida, come le slot machine presenti capillarmente sul territorio o la facilità di accesso ai Gratta e Vinci e alle scommesse.

Di fronte alla persistenza del problema della dipendenza, nonostante le regolamentazioni esistenti, c’è chi sostiene che le misure attuali non siano sufficienti e che sia necessario un approccio molto più drastico e senza compromessi per affrontare il problema alla radice.

Una voce nel dibattito: la proposta radicale per dire basta

Nel contesto di questa discussione in corso, che spesso coinvolge anche esponenti politici e opinion leader (come dimostrato dalle interazioni sui social media, ad esempio in risposta a recenti commenti di figure pubbliche come Giuseppe Conte sul tema), emergono proposte forti e dirette. C’è chi ritiene che l’unico modo efficace per arginare la dipendenza sia eliminare alla base gli strumenti che la alimentano più facilmente.

In questa direzione va la posizione espressa da alcune voci nel dibattito pubblico: per risolvere il problema del gioco d’azzardo patologico in modo definitivo, basterebbe abolire tutto quanto quelle forme di gioco che offrono una gratificazione immediata e sono pervasive nel quotidiano.

Slot Machine
Slot Machine (PIXABAY FOTO) – www.financecue.it

Oltre l’abolizione: una proposta concreta per il controllo

Accanto a questa visione radicale dell’abolizione totale di certe forme di gioco, la stessa linea di pensiero propone anche misure molto stringenti per gestire le forme di gioco eventualmente residue o per garantire un controllo capillare sui giocatori. L’obiettivo è rendere il gioco non più un veicolo di dipendenza, ma, se proprio deve esistere, un passatempo occasionale e a bassissimo rischio.

La proposta operativa avanzata è quella di introdurre l’obbligo di utilizzare il proprio codice fiscale per poter effettuare qualsiasi giocata. Questo sistema permetterebbe di monitorare in modo preciso il comportamento di gioco di ogni singolo individuo e, aspetto fondamentale della proposta, consentirebbe di imporre un limite massimo di spesa settimanale per persona. L’indicazione emersa è quella di fissare questo limite a soli 10 euro settimanali. L’idea è che un tetto di spesa così basso, unito alla tracciabilità tramite codice fiscale, renderebbe di fatto impossibile sviluppare o sostenere una dipendenza patologica, costringendo chi oggi ha un problema con il gioco a rivedere drasticamente le proprie abitudini.