ULTIM’ORA – Da Maggio vai in pensione a 56 anni: ufficiale, basta fare domanda ad INPS e smetti di lavorare subito
A 56 anni, addio lavoro! (depositphotos.com) - www.financecue.it
Da maggio in pensione a 56 anni: basta fare domanda ad INPS e smetti di lavorare subito! Come funziona? Ecco i dettagli
Il sistema pensionistico italiano sarebbe al punto di introdurre una novità significativa che potrebbe seriamente trasformare la vita di migliaia di cittadini.
A quanto risulta, l’INPS avrebbe aperto una nuova opportunità per alcune categorie di lavoratori, permettendo l’accesso anticipato alla pensione già a 56 anni.
Una notizia che rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno, specialmente in un periodo caratterizzato da forti incertezze economiche e sociali (certo: l’andazzo non è molto diverso da altre annate).
La possibilità di ritirarsi dal lavoro diventa quindi una realtà concreta che si fonda su disposizioni, in realtà, già esistenti nel nostro ordinamento, ed ora reinterpretate in modo più favorevole.
Le condizioni possibili
Come evidenziato da Trading.it, per molti lavoratori che si trovano in situazioni personali e professionali complesse, andare in pensione anticipatamente potrebbe significare preservare la propria dignità, garantirsi una buona salute e mantenere un minimo di sicurezza economica. Questa apertura non si traduce in una totale rivoluzione legislativa, ma piuttosto in un’applicazione più flessibile delle norme già in vigore, in linea con quanto previsto dal cosiddetto Decreto Amato e da alcune deroghe consolidate nel tempo.
Dal punto di vista tecnico, l’accesso anticipato alla pensione è reso possibile grazie a condizioni particolari legate alla contribuzione e all’età anagrafica. In determinate circostanze, è possibile ottenere la pensione anche senza il tradizionale requisito dei 20 anni di contributi. L’obiettivo principale è offrire una protezione concreta a coloro che, per vari motivi, non riescono più a sostenere il carico del lavoro quotidiano.
Iter burocratico ed altri dettagli
Ma chi può realmente smettere di lavorare a 56 anni, o addirittura a 51? Riporta Trading.it che l’INPS, tramite un sistema di valutazioni mediche e accertamenti specifici, riconosce il diritto alla pensione anticipata a chi presenta un’invalidità pari o superiore all’80% o, in casi specifici, è affetto da cecità totale o parziale. Per le donne non vedenti, ad esempio, la soglia di accesso si abbassa fino ai 51 anni. In queste circostanze, si considera non solo la fragilità fisica, ma anche il peso che queste condizioni comportano dal punto di vista lavorativo e sociale.
L’accesso a questo diritto non è automatico, ma richiede un iter definito: è necessario appartenere all’Assicurazione generale obbligatoria o a forme sostitutive, escludendo i lavoratori autonomi e i dipendenti pubblici. Riporta Trading che gli accertamenti sanitari vengono effettuati dalla Commissione medica dell’INPS, in conformità a quanto stabilito dalla Legge 222 del 1984. Una volta riconosciuta l’invalidità pensionabile, che implica una riduzione della capacità lavorativa inferiore a un terzo, si apre concretamente la possibilità di lasciare il lavoro.