Nel biennio 2024-2025, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha registrato una crescita senza precedenti.
Ha segnato un incremento del 40% negli investimenti totali, un’espansione significativa del coinvolgimento industriale e accademico, e una rinnovata centralità internazionale del Paese nelle politiche spaziali globali.
Il bilancio consuntivo 2024 dell’ASI, presentato a dicembre 2025, fotografa una fase di espansione strutturale per l’ente nazionale incaricato della strategia spaziale. L’aumento degli investimenti complessivi è stato del 40% rispetto al 2023, con un’espansione capillare su tutti i settori di competenza:
Questi numeri confermano non solo una maggiore disponibilità di risorse, ma soprattutto una strategia focalizzata sullo sviluppo dell’ecosistema nazionale dell’innovazione spaziale, coinvolgendo attivamente PMI, università, centri di ricerca e imprese emergenti.
Il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, ha sottolineato come la crescita degli ultimi due anni sia frutto di un processo di consolidamento strutturale e di visione strategica. «La fiducia dei nostri stakeholder è stata confermata», ha dichiarato, «ed è motivo di sprone per le attività che tutti noi svolgiamo».
Valente ha evidenziato il ruolo cruciale di acquisizioni strategiche concluse nel biennio e di iniziative che hanno rafforzato la capacità operativa dell’Agenzia: «Raccogliamo i frutti di mesi intensi, che mostrano una vitalità positiva della vita economica e produttiva dell’ASI».
Tra i traguardi più significativi raggiunti dall’ASI negli ultimi due anni si segnalano:
Un passo fondamentale per il quadro normativo italiano, che definisce competenze, responsabilità e obiettivi strategici nel settore spaziale, ponendo le basi per una governance moderna e integrata.
L’Italia ha assunto la guida del massimo organismo politico dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), influenzando le decisioni su budget, missioni e programmi a lungo termine. Si tratta di una responsabilità che rafforza la posizione italiana come attore chiave nel panorama spaziale europeo.
Nel 2025 sono state avviate quattro Space Smart Factory in Italia, poli produttivi altamente automatizzati per la realizzazione di piccoli satelliti di nuova generazione. L’obiettivo è creare una filiera competitiva a livello internazionale per rispondere alla domanda crescente di costellazioni satellitari per telecomunicazioni, osservazione e sicurezza.
Una collaborazione di rilievo con SpaceX prevede l’invio di esperimenti scientifici italiani su missioni dirette verso Marte. Si tratta di una prima assoluta per il nostro Paese e segna l’ingresso dell’ASI nella esplorazione robotica interplanetaria a carattere privato.
Uno dei pilastri della strategia ASI è il dispiegamento progressivo della costellazione IRIDE, interamente finanziata dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il progetto, sviluppato in collaborazione con ESA e le industrie Thales Alenia Space e Telespazio, punta a creare una rete nazionale di satelliti dedicati a:
Nel novembre 2025 sono stati lanciati 8 nuovi satelliti IRIDE, portando il totale a 16 unità operative. Si tratta di un traguardo tecnico e operativo che posiziona l’Italia fra i primi Paesi al mondo per capacità di osservazione della Terra in tempo reale.
Il programma Cosmo-SkyMed Second Generation (CSG), evoluzione del celebre sistema radar ad alta risoluzione italiano, si prepara a un nuovo importante passo: nel 2026 è previsto il lancio del terzo satellite della costellazione.
Cosmo-SkyMed è utilizzato per:
Grazie alla seconda generazione, il sistema è ora dotato di una maggiore risoluzione, flessibilità e velocità di acquisizione, posizionandosi tra le tecnologie radar più avanzate su scala globale.
Nel 2026, l’Italia deterrà simultaneamente la presidenza di tre importanti organismi internazionali del settore spaziale:
Per la prima volta, l’Italia assumerà la guida del Committee on the Peaceful Uses of Outer Space (COPUOS), la Commissione delle Nazioni Unite incaricata di coordinare l’uso pacifico dello spazio extra-atmosferico. Si tratta di un incarico di altissimo profilo diplomatico e giuridico, che evidenzia la credibilità del Paese nella gestione dello spazio come bene comune.
Il mandato italiano prosegue nella governance dell’ESA, con responsabilità sulla definizione del budget, la selezione delle missioni scientifiche e l’orientamento strategico dei programmi europei.
L’Italia ospiterà e guiderà l’International Astronautical Congress (IAC), il più importante evento globale del settore spaziale, con la partecipazione di agenzie, industrie, accademie e startup da tutto il mondo.
Il quadro emerso dal bilancio 2024 dell’ASI evidenzia un processo di rafforzamento strutturale della filiera spaziale italiana, fondata su:
L’Agenzia Spaziale Italiana si conferma uno degli attori principali nella costruzione dell’autonomia strategica europea nello spazio. I progetti come IRIDE, Cosmo-SkyMed, Prisma e LICIACube dimostrano una capacità industriale e scientifica consolidata, che si affianca all’attivismo diplomatico nelle sedi internazionali.
L’ambizione è quella di promuovere uno spazio:
Il biennio 2024-2025 ha segnato una discontinuità positiva e indica che il 2026 potrà essere l’anno in cui l’Italia consolida il proprio ruolo di nazione guida nello spazio europeo e globale.