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Ti manteniamo per tutto l’anno: sotto i 70.000€ hai diritto alla rendita mensile | Tre click e ti intaschi 800€

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni Premier (screenshot Giorgia Meloni News/YouTube) - financecue.it

Potrebbe arrivare una rendita mensile per una certa fascia della popolazione? Ecco cosa sta accadendo in queste ore.

Il taglio del cuneo fiscale funziona in busta paga, si applica a chi guadagna fino a 35 mila euro e si somma alla detrazione per lavoro dipendente. L’effetto si vede nel netto mensile, con qualche euro in più ogni mese.

Il taglio contributivo resta per tutto il 2025, con aliquote ridotte al 7% e al 6%. Vale per chi ha un contratto da dipendente e non supera i 25 mila o i 35 mila euro lordi. Cosa cambia per le famiglie?

Il governo ha scelto di legare i benefici a condizioni precise: figli, reddito, tipo di contratto. Parliamo di un approccio selettivo, che punta a sostenere chi lavora e ha carichi familiari. Le misure si muovono tra detrazioni e contributi.

Il riferimento è a bonus per chi ha figli, con importi mensili e requisiti anagrafici. Il governo ha inserito nella manovra 2025 una serie di interventi per le madri lavoratrici, con contributi che si attivano in base al numero dei figli. Come funziona?

Le famiglie con minori

Le famiglie che hanno figli piccoli sentono il peso delle spese che lievitano. I libri e il materiale scolastico, i vestiti che non vanno da un anno all’altro e i piccoli incentivi che si abbassano man mano che si arriva alla maggiore età potrebbero non bastare.

Le mamme possono ottenere un esonero o una riduzione dei contributi previdenziali in base ai figli a carico, così da poter ottenere di più di netto in busta paga. Come funziona e cosa sta accadendo?

Euro soldi
Euro (Pixabay Foto) – financecue.it

Il bonus

Nel cuore della manovra 2025 c’è il bonus mamme lavoratrici, pensato per sostenere le donne con almeno due figli e un impiego attivo. L’importo previsto è di 40 euro al mese, esentasse e fuori dai parametri ISEE. Il contributo può essere richiesto fino al 9 dicembre 2025, con possibilità di recupero entro gennaio per chi partorisce dopo. La misura, introdotta in sostituzione temporanea dell’esonero contributivo, punta a incentivare la partecipazione femminile al lavoro e a contrastare il calo demografico. Dal 2026, l’importo mensile salirà a 60 euro, con un totale annuo a 720 euro.

Il bonus è destinato alle madri con due figli fino ai 10 anni del più piccolo, oppure con tre o più figli fino alla maggiore età dell’ultimo. È compatibile con contratti a tempo determinato e indeterminato. L’INPS ha pubblicato una circolare dettagliata con le modalità di richiesta, che può avvenire con SPID, CIE o CNS. La misura si inserisce in un quadro più ampio di politiche familiari che il governo Meloni intende rafforzare nei prossimi anni, anche attraverso l’aumento delle risorse per asili nido e congedi parentali. La notizia arriva da IlSussidiario e Panorama.