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La sanità diventa un business: addio al pubblico, diventa tutto privato | Dovrai pagare per ogni singola visita

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Sanità pubblica in Italia foto di un ospedale (Canva foto) - www.financecue.it

Il sistema sanitario italiano mostra crepe: più attese, meno assunzioni e spazi che si spostano verso il privato.

Sta succedendo qualcosa di profondo, quasi invisibile, nel sistema sanitario italiano. Le persone lo percepiscono ogni volta che provano a prenotare una visita: attese infinite, risposte vaghe, rinvii continui. Quella che un tempo era una certezza, la possibilità di curarsi senza dover pagare, oggi scricchiola sempre più.

La sensazione, per chi vive la sanità da utente, è che ci stiamo allontanando dall’idea di un servizio davvero pubblico. Non si tratta solo di carenza di personale o di ospedali sotto pressione. Il vero problema è che chi non può pagare resta bloccato.

A rendere tutto più complicato, c’è il modo in cui lo Stato gestisce le risorse. Invece di assumere stabilmente medici e infermieri, si preferisce ricorrere a professionisti a contratto, esterni, pagati con cifre importanti ma solo per brevi periodi. Questo crea un sistema instabile, fatto di soluzioni tampone, dove la logica del risparmio sembra vincere su quella della cura. E intanto, chi ha bisogno resta in attesa.

Come spiega anche il post Instagram di alessandro_colli_80, «stanno spingendo la gente a rivolgersi al privato. Se vuoi curarti davvero, devi mettere mano al portafoglio». Una frase dura, ma che rispecchia un sentimento comune: la sanità pubblica non basta più, e l’alternativa – purtroppo – si paga.

Una scelta che non è più una scelta

Quello che fino a poco tempo fa sembrava un’opzione, ora è quasi un obbligo. Il privato non è più una via alternativa per chi vuole più comodità, ma spesso l’unico modo per curarsi in tempi accettabili. Il paradosso è evidente: la sanità pubblica esiste, ma non è accessibile nei tempi in cui serve. E chi ha bisogno urgente di una visita o di un esame, finisce per pagare.

Nel frattempo, lo Stato continua a spendere milioni, ma non per rafforzare il pubblico in modo strutturale. I fondi vengono utilizzati per incarichi esterni, medici a gettone, turni straordinari, senza risolvere il problema alla radice. È una sanità che funziona a singhiozzo, dove si rattoppa invece di costruire. E mentre si rincorrono emergenze, le persone perdono fiducia nel sistema.

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Problemi della sanità pubblica in Italia foto di un letto d’ospedale (Canva foto) – www.financecue.it

Cosa sta cambiando davvero

Il punto non è solo economico, ma culturale. Sta cambiando il modo in cui viviamo il diritto alla salute. Se prima si dava per scontato che lo Stato si prendesse cura di tutti, ora la realtà è più complessa. Curarsi è diventato un percorso ad ostacoli, dove chi ha più risorse parte avvantaggiato. Non c’è stata una riforma ufficiale, ma i fatti parlano chiaro: il pubblico arretra, il privato avanza.

Questa trasformazione silenziosa rischia di avere conseguenze profonde. Non si tratta solo di pagare una visita in più, ma di cambiare il rapporto tra cittadini e istituzioni. Se la sanità pubblica diventa sinonimo di attesa, disorganizzazione e incertezza, le persone smettono di fidarsi.