Nissan crolla in Borsa: attese perdite per 1,7 miliardi di euro nel 2025
Nuovo modello Nissan (screenshot nissan.it) - financecue.it
Nissan crolla in Borsa, quali sono le perdite stimate? Ecco cosa sta succedendo e quali sono le novità per gli investitori.
Nissan ha comunicato al mercato una previsione di perdita operativa per l’anno fiscale 2025-26, stimata intorno a 1,5-1,7 miliardi di euro. Stando a quanto riportato da BorsaItaliana, l’annuncio ha portato a un immediato calo del titolo in borsa.
L’azienda giapponese attribuisce il risultato alle spese di ristrutturazione e ai costi di transizione legati all’elettrico. Il management indica la necessità di portare avanti il piano strategico Re:Nissan secondo Motorionline.
La crisi di Nissan potrebbe generare problemi sui bilanci dei partner strategici, come Renault per Autoappassionati. La debolezza del socio giapponese potrebbe portare al rischio di interconnessione finanziaria nel gruppo.
Le agenzie di rating come Fitch ed S&P hanno declassato il debito di Nissan a livello junk. Questo significa spazzatura e indica un alto rischio di insolvenza, con conseguente aumento del costo del denaro per l’azienda. Da dove nasce questa previsione?
La stima delle perdite
Per Investing, la previsione si basa su alcuni aspetti del piano “Re:Nissan”. L’analisi del primo trimestre 2025 ha mostrato una perdita operativa di 79 miliardi di yen (circa 460 milioni di euro). Il flusso di cassa libero negativo di 390 miliardi di yen nel primo quadrimestre, farebbe emergere la difficoltà nel portare avanti gli investimenti.
Le agenzie di rating fanno emergere il ritardo di Nissan nella corsa ai veicoli a zero emissioni rispetto ai concorrenti. Nonostante gli investimenti di 1,4 miliardi di dollari per l’elettrico in Cina, il progetto deve misurarsi con la rapida espansione dei produttori locali secondo Vaielettrico. Cosa cambia ora?

Il crollo del titolo
Il crollo del titolo e il declassamento del debito potrebbero lasciare qualche dubbio sulla realizzabilità del piano di risanamento. La comunità finanziaria osserva l’esecuzione del progetto di riduzione dei costi, per un totale di 500 miliardi di yen di risparmi attesi. Potrebbe essere necessario attendere i dati di vendita nel 2026, per avere segnali concreti di inversione di rotta. L’attenzione resta focalizzata sulla capacità di portare avanti gli obiettivi di flusso di cassa positivo nel prossimo periodo. Gli osservatori potrebbero ritenere che il mancato raggiungimento degli obiettivi potrebbe generare un deterioramento della fiducia del mercato. Secondo BorsaInside, il futuro di Nissan è legato al destino dell’alleanza con Renault. Il contributo negativo di 2,2 miliardi di euro sui conti di Renault mostrerebbe la reciproca vulnerabilità finanziaria.
La crisi potrebbe portare a un riequilibrio dei poteri tra i partner. La capacità di Nissan di superare il ritardo nella transizione elettrica – dimostrata dagli ingenti investimenti nel mercato cinese – sarà la prova della sua resilienza e del mantenimento del ruolo del gruppo nel panorama automobilistico globale. L’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi è un gruppo industriale globale. Il progetto è di collaborare con partecipazioni incrociate tra i tre produttori di automobili. Fondata nel 1999 con Renault e Nissan, e poi allargata a Mitsubishi nel 2016, l’Alleanza crea sinergie per i costi di sviluppo nell’elettrificazione e nelle piattaforme comuni. L’Alleanza ha ridefinito i suoi accordi per ottenere un riequilibrio delle partecipazioni, per portare a una governance più paritaria e per concentrarsi sui mercati come l’Europa, l’India e l’America Latina.
