Superbonus sotto attacco: arrivano le lettere dall’Agenzia delle Entrate | Dovrai restituire fino all’ultimo centesimo
Superbonus lettere dall'Agenzia delle Entrate (Canva foto) - www.financecue.it
Nuova ondata di controlli sul bonus edilizio per immobili con rendita bassa e lavori significativi: arrivano le lettere dall’Agenzia.
Negli ultimi anni, molti proprietari di casa hanno colto l’occasione per sistemare facciate, tetti e impianti grazie al Superbonus. Una spinta importante per riqualificare gli immobili, ma anche una corsa contro il tempo tra scadenze, pratiche tecniche e documentazione da preparare. Ora, però, dopo il fermento iniziale, c’è chi si ritrova con una nuova grana da affrontare: una lettera dell’Agenzia delle Entrate che può far salire l’ansia.
Il motivo? Non si parla di errori nei lavori o truffe clamorose, ma di valori catastali che potrebbero non essere più allineati con la realtà. Se un appartamento ha subito interventi strutturali importanti, è possibile che la sua rendita catastale debba essere aggiornata. Il problema nasce quando questa variazione non viene fatta, lasciando il catasto fermo a prima della ristrutturazione. Ed è proprio lì che ora si concentra l’attenzione del fisco.
In un video pubblicato su Instagram, l’avvocato Vincenzo Albanese avvisa: «Stanno arrivando 12mila lettere ai beneficiari del Superbonus che non hanno aggiornato il valore catastale dell’immobile». Non sono multe né sanzioni, ma segnalazioni per spingere i cittadini a rivedere la propria posizione. Si tratta delle cosiddette “lettere di compliance”, strumenti che servono a prevenire possibili contestazioni, dando al contribuente la possibilità di regolarizzare spontaneamente eventuali difformità.
Attenzione alle incongruenze tra lavori e valore catastale
Le lettere non arrivano a caso: sono indirizzate a chi ha effettuato lavori importanti su immobili con rendite catastali molto basse. Il fisco incrocia i dati e, se trova qualcosa che non torna – ad esempio una casa ristrutturata completamente ma ancora registrata come rudere – chiede spiegazioni. In pratica, se il valore dichiarato al catasto è rimasto lo stesso, ma la casa oggi vale molto di più, è il momento di chiarire la situazione.
In questa nuova ondata, l’Agenzia ha già fatto sapere che saranno inviate circa 12mila comunicazioni. Si tratta della seconda fase di controlli, dopo le 3.000 lettere già recapitate nei mesi scorsi. Il contribuente non è obbligato a fare nulla subito, ma ignorare la comunicazione può essere rischioso: meglio consultare un tecnico e capire se sia necessario aggiornare i dati con una nuova dichiarazione catastale.

Cosa rischia davvero chi riceve la lettera
Nonostante i toni allarmanti di alcuni titoli, ricevere la comunicazione non significa dover restituire tutto il Superbonus. È un invito al dialogo, non una condanna. Tuttavia, se ci sono irregolarità e non vengono sanate, il fisco può intervenire con un accertamento formale. A quel punto sì, potrebbero arrivare sanzioni o addirittura la revoca del beneficio in casi gravi.
Chi ha ricevuto la lettera può agire in due modi: spiegare le proprie ragioni, magari dimostrando che il valore catastale è corretto, oppure aggiornare il dato tramite il modello DOCFA.
