Stop definitivo ai social; addio Instagram, Facebook e YouTube | Il Parlamento approva la riforma

È la fine del mondo dei social? Ecco cosa sta succedendo in queste ore e come ti puoi tutelare dal furto dei dati. (Pexels Foto) - financecue.it
È la fine del mondo dei social? Ecco cosa sta succedendo in queste ore e come ti puoi tutelare dal furto dei dati.
In Italia, oltre l’85% della popolazione usa i social network. Instagram è la piattaforma più popolare tra i giovani, seguita da YouTube e TikTok. WhatsApp resta dominante per la messaggistica. L’uso quotidiano medio supera un’ora e 45 minuti.
Le piccole imprese, i professionisti e i creator italiani utilizzano i social per promuovere prodotti, costruire community e generare vendite. LinkedIn si usa per il networking professionale, mentre Instagram e TikTok dominano nel marketing visivo e nel personal branding.
In Italia, Facebook e Telegram sono stati usati per diffondere fake news su salute, politica e cronaca. La mancanza di verifica delle fonti e la velocità di condivisione amplificano il rischio. Come difendere i più piccoli?
Il GDPR regola l’uso dei dati personali anche sui social. Le piattaforme devono garantire trasparenza, consenso informato e diritto all’oblio. In Italia, il Garante per la Privacy interviene in caso di violazioni, imponendo sanzioni e obblighi di adeguamento. Cosa cambia ora?
Come funzionano i social?
I social network stanno modificando la cultura italiana. Hanno trasformato il linguaggio, reso virale l’attivismo digitale e ridefinito le relazioni interpersonali. Le piattaforme sono diventate spazi di espressione, ma anche di polarizzazione. I giovani usano i social per informarsi, mobilitarsi e costruire identità digitali.
In Italia le piattaforme premiano contenuti ad alto engagement, polarizzanti o sensazionalistici. Questo ha implicazioni per la visibilità dei contenuti informativi e per la salute del dibattito pubblico. Le aziende italiane studiano i meccanismi algoritmici per ottimizzare campagne pubblicitarie e strategie di influencer marketing. Cosa cambia?
Il cambio delle norme
In un carosello pubblicato come post sul profilo Instagram @angelogrecoofficial lo scorso 7 ottobre, la didascalia riporta: “Tra poco cambierà tutto per chi usa i social: il Parlamento sta per dire addio a TikTok, Instagram e YouTube per chi ha meno di 15 anni“. Come funziona? “Niente più iscrizioni libere: per aprire un account servirà l’autorizzazione dei genitori e una verifica effettiva dell’età“.
Cosa prevede la norma? “Prevede anche tutele economiche per i baby influencer: i loro guadagni dovranno finire su un conto bloccato a loro nome, utilizzabile solo al compimento dei 18 anni. Niente più genitori che gestiscono i profitti dei figli, niente più sfruttamento dell’immagine dei minori per ottenere visualizzazioni e sponsorizzazioni“. Il Garante sta valutando anche sistemi per evitare l’autodichiarazione dei minori: non sarà più possibile la spunta secondo la didascalia.