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Da ottobre l’elettricità si paga a intervalli di 15 minuti: chi ci guadagna?

15 minuti

La regola del quarto d'oro (canva.com) - www.financecue.it

Arriva la rivoluzione del quarto d’ora sulle bollette: cosa implica la tariffa per ogni 15 minuti di consumo?

Torniamo a discutere di energia, bollette e soprattutto consumi e finanza energetica. L’argomento di cui tratteremo sicuramente sbigottirà i più scettici.

Ma c’è da dire che è una grossa novità quella che si prospetta sul mercato italiano. Come annunciato da un approfondimento di Sky TG24, arriva la rivoluzione del quarto d’ora già da questo mese.

Cosa significa? Significa che l’elettricità in borsa non verrà più considerata per il prezzo di un’ora, ma per l’intervallo di 15 minuti, considerando ben 96 intervalli giornalieri.

Si tratta, in soldoni, della riduzione di quella che il mercato definisce Market Time Unit, ovvero MTU. Si tratta sicuramente di un impatto importante che potrebbe generare tanto in senso positivo che negativo sulle nostre bollette in futuro.

Qualche spiegazione in più

Come ci viene chiarito da Sky TG24, la MTU, ovvero l’unità di tempo di mercato, è un intervallo di tempo in cui vengono scambiati i prodotti e fissati i prezzi nel mercato elettrico. Con la riduzione da 60 a 15 minuti, si permettono scambi su intervalli di tempo minori, consentendo maggiore flessibilità per gli operatori. Questa novità è stata resa possibile per consentire una migliore integrazione delle fonti rinnovabili intermittenti e considerare anche il prossimo futuro del mercato elettrico, con la produzione di fonti sempre più forte di eolico e solare, i quali, per ovvi motivi, variano proprio su una scala temporale ridotta.

Se ci pensiamo, l’illuminazione con l’energia solare è fortemente correlata all’intervallo di tempo in cui il Sole splende nei nostri cieli; Ma come si traduce tutto ciò per noi consumatori? Secondo quanto evidenziato dagli analisti, per quei consumatori più flessibili, quindi quelli che non adoperano i sistemi elettrici con continuità, il tutto potrebbe risultare più vantaggioso e, pertanto, potrebbero sfruttare i consumi su momenti per loro più convenienti. Sicuramente, però, la volatilità ha anche i suoi svantaggi, considerati possibili improvvisi cambiamenti nell’offerta e nella domanda, il che si tradurrebbe in bollette più care. Avvantaggiati, quindi, di più, sono i consumatori con tariffa fissa.

Bollette
Avvantaggiati i clienti fissi (canva.com) – www.financecue.it

Gli scenari per quest’anno

Per le tariffe del quarto trimestre di quest’anno, la bolletta media degli utenti vulnerabili si attesta su circa 575 € , con spesa annua pari a 47 € per nucleo: questo lo determina il Codacons, commentando l’aggiornamento delle tariffe determinato dall’ARERA. Tuttavia, rispetto allo stesso periodo nel 2024, i prezzi risultano più elevati, di quasi il 9%.

Inoltre, è prevista l’emanazione di un decreto legislativo per l’attuazione della direttiva UE numero 1711 del 2024; un provvedimento che mira a trasferire i benefici della transizione energetica. Nello specifico, tra le novità previste dal decreto vi è l’aggiornamento della definizione di “cliente attivo”, nonché la possibilità di stipulare più contratti di fornitura e accordi di condivisione dell’energia, oltre all’introduzione di maggiori tutele per i clienti vulnerabili. Infine, le imprese distributrici dovranno informare gli utenti sullo stato di avanzamento delle richieste di connessione, anche per via digitale.