Reddito di cittadinanza a cittadini stranieri: migliaia di loro non sono mai stati in Italia | Li mantengono con i tuoi soldi

Giuseppe Conte (Facebook foto) - www.financecue.it
Migliaia di stranieri mai stati in Italia hanno percepito per anni il reddito di cittadinanza: lo scandalo tutto italiano.
Negli ultimi anni il reddito di cittadinanza ha diviso l’opinione pubblica, creando due visioni quasi opposte: chi lo ritiene una misura di civiltà e chi lo vede come un sistema facilmente aggirabile. Nel mezzo, milioni di italiani, che si chiedono dove finiscono davvero i soldi pubblici e se esistano controlli sufficienti a evitare abusi.
L’idea che qualcuno possa ricevere un aiuto economico senza averne diritto fa discutere da sempre, ma la questione si fa ancora più spinosa quando entra in gioco un elemento esterno: la residenza all’estero. È legittimo che lo riceva chi non ha mai vissuto nel nostro Paese? E chi è responsabile, se accade?
Le pratiche legate al reddito non sono sempre semplici da verificare, e proprio qui entrano in scena i centri di assistenza fiscale, i Caf. In teoria dovrebbero aiutare le persone a compilare le domande correttamente, ma in certi casi sono proprio questi uffici a diventare parte del problema. Tra moduli, autocertificazioni e dichiarazioni difficili da controllare, non tutto passa sotto i radar.
Come racconta il profilo Instagram di massimiliano_passarelli, si parla di “7000 rumeni mai stati in Italia che prendevano il reddito di cittadinanza”. Ma cosa c’è davvero dietro questo numero?
Un sistema che doveva aiutare i più deboli
Il reddito di cittadinanza nasceva con un intento preciso: garantire un sostegno economico a chi vive in povertà, vincolando il beneficio alla ricerca attiva di lavoro e alla formazione. Tra i requisiti fondamentali, c’era anche quello della residenza in Italia per almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi. Un paletto pensato per escludere abusi e usi impropri.
Ma proprio questa regola è stata al centro di un’inchiesta a Torino, dove la Guardia di Finanza ha scoperto che centinaia di cittadini stranieri avevano ottenuto il reddito senza mai aver vissuto in Italia. Le pratiche risultavano formalmente in regola, ma nella realtà mancavano i presupposti richiesti dalla legge.
La scoperta che ha fatto scattare le indagini
A far partire tutto, secondo le autorità, sarebbe stato il lavoro di un Caf della zona nord di Torino. Le domande venivano preparate lì, con l’aiuto di documenti e certificazioni apparentemente corrette, ma del tutto scollegate dalla realtà. In totale, 314 cittadini romeni avrebbero incassato oltre 1,4 milioni di euro senza averne diritto.
Nessuno di loro risultava effettivamente residente in Italia, né aveva mai vissuto qui per il periodo richiesto. Eppure, secondo gli inquirenti, le richieste passavano grazie all’intermediazione di chi sapeva come aggirare il sistema. La titolare del Caf e suo marito sono ora indagati. Non ci sono prove, al momento, che il caso coinvolga migliaia di persone come si è detto online, ma l’episodio basta a riaccendere un dibattito che sembrava sopito.