Zero soldi, zero anticipo, ma compri comunque casa: grazie alla nuova legge prendi il mutuo in un minuto | Una domandina basta per realizzare i tuoi sogni

Arriva un'ottima notizia per chi è in preda di mutui, tasse e spese da fare. Ecco cosa sta succedendo e come approfittarne. (Pexels Foto) - financecue.it
Arriva un’ottima notizia per chi è in preda di mutui, tasse e spese da fare. Ecco cosa sta succedendo e come approfittarne.
Nel 2025, le tasse sui mutui non si limitano agli interessi. Tra imposta sostitutiva, spese notarili e costi di istruttoria, un mutuo da 173 mila può generare oltre 6000 euro di costi accessori. Le rate non si possono rimandare.
I costi per il mutuo per la casa sono aumentati. Il tasso fisso medio è salito al 3,7%, mentre il variabile parte da 2,9%. Su un prestito trentennale, la differenza può superare i 30 mila euro. Gli aumenti sulla spesa non riguardano solo il carrello: riguardano il tetto sopra la testa.
Le spese notarili per l’acquisto di una prima casa superano i 2500 euro, anche per immobili sotto i 200 mila euro. A queste si aggiungono imposta di registro, catastale e ipotecaria. Il cittadino non entra in casa: entra in un sistema di tributi.
La rata mensile di un mutuo medio è passata da 620 euro a 740 euro. In un anno, sono 1440 euro in più. Il caro vita non si limita al supermercato: si estende alla banca. Il mutuo non è più un progetto: è una pressione. C’è una soluzione di accesso?
La possibilità del mutuo
Nel 2025, il mutuo non è più una scelta: è una condizione. Le tasse sui mutui si moltiplicano in silenzio. Oltre agli interessi, il cittadino affronta imposta sostitutiva (0,25% sul capitale), spese notarili, perizia, istruttoria, assicurazione.
Un mutuo da 173 mila euro può generare oltre 6000 euro di costi iniziali. Il tasso fisso medio è salito al 3,7%, mentre il variabile oscilla tra 2,9% e 3,2%. La differenza tra le due opzioni può costare decine di migliaia di euro. Come fare per accedere?
Il fondo per la casa
Il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa di Consap S.p.A. è una soluzione che può garantire fino al 100% del valore dell’immobile, inclusi gli oneri accessori, ma solo per categorie specifiche: giovani under 36, coppie conviventi da almeno due anni, famiglie monogenitoriali con figli minori, nuclei con almeno tre figli sotto i 21 anni e ISEE inferiore a 40 mila euro. La misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2027.
Non parliamo di un mutuo agevolato, ma di una garanzia statale che consente alle banche di erogare prestiti anche in assenza di anticipo. La pressione resta: il cittadino entra in casa con un debito totale, senza margini di respiro. Le spese notarili, le imposte di registro, le tasse catastali e ipotecarie non vengono eliminate. Il mutuo 100% non è una liberazione: è una scommessa totale. Il Fondo Consap non protegge dal caro vita, né dagli aumenti sulla spesa: protegge solo l’accesso. Il resto è responsabilità del debitore.