700€ al mese? Neanche per sogno: perdi casa e anche il mantenimento | In questi casi non ti spetta un euro

Le discussioni sul mantenimento possono arrivare anche in tribunale, Come si fa a ritrovarsi a pagare fino a 700 euro al mese? (Pexels Foto) - financecue.it
Le discussioni sul mantenimento possono arrivare anche in tribunale, Come si fa a ritrovarsi a pagare fino a 700 euro al mese?
Le leggi sul mantenimento stabiliscono l’obbligo di assistenza economica tra coniugi separati o divorziati. Questo dovere si fonda sul principio di solidarietà familiare, che non si estingue con la fine del matrimonio.
Il mantenimento dei figli è regolato dal Codice Civile e garantisce il sostegno economico fino all’autosufficienza. Entrambi i genitori sono tenuti a contribuire in base al reddito. Le spese straordinarie, come quelle mediche o scolastiche, rientrano nell’obbligo e devono essere concordate o autorizzate.
L’assegno di mantenimento può essere modificato o revocato in caso di variazioni. Le leggi sull’assegno divorzile prevedono che il beneficiario mantenga un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio, se non autosufficiente.
La mancata corresponsione dell’assegno di mantenimento comporta conseguenze legali. Il debitore può essere perseguito per violazione degli obblighi familiari. Le leggi sulla responsabilità genitoriale tutelano il diritto del minore a ricevere cure e sostegno, anche in caso di conflitto tra i genitori. Quali sono le valutazioni?
Come si calcola
Le leggi sul mantenimento si articolano in norme che tutelano il coniuge più debole e i figli. L’assegno di mantenimento non è automatico: il giudice lo stabilisce in base a criteri oggettivi, come reddito, capacità lavorativa e contributo alla famiglia.
In caso di divorzio, l’assegno divorzile può essere riconosciuto se il coniuge non è autosufficiente e ha contribuito alla crescita dell’altro. Le leggi sull’obbligo alimentare si applicano anche tra parenti in linea retta, quando uno versa in stato di bisogno. Come funziona?
Cosa succede
Il mantenimento dei figli è un diritto inviolabile sancito dalla legge. Le leggi sulla filiazione impongono ai genitori di garantire ai figli mezzi adeguati per vivere, studiare e curarsi. Anche dopo la maggiore età, il mantenimento continua se il figlio non è economicamente indipendente. Il giudice può stabilire un assegno mensile e tiene conto delle esigenze del minore e delle capacità economiche dei genitori. L’importo dell’assegno di mantenimento può raggiungere i 700 euro mensili in presenza di specifici fattori economici e familiari.
Secondo quanto riportato da dmstudiolegale.it, il giudice stabilisce l’ammontare tenendo conto del reddito del genitore obbligato, del numero di figli, del tempo di permanenza con ciascun genitore e delle spese ordinarie e straordinarie. Se il genitore ha un reddito netto mensile superiore ai 2500 euro e il figlio è affidato all’altro genitore, l’assegno può superare i 700 euro o più in caso di spese scolastiche, mediche o sportive rilevanti. Se il figlio supera i 21 anni, è indipendente, non ha diritto all’assegno. Anche l’altro genitore non ha diritto all’assegno o vede l’assegno ridursi se lavora e può mantenersi.