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Fumare diventa ancora più costoso: anche 10€ per un pacchetto di sigarette | Quello che non aumenta però sono gli stipendi

Fumatore

Il fumo costa (Pexels Foto) - financecue.it

Il fumo non è solo un problema per la salute a lungo andare. Incide anche subito sul portafoglio con le ultime normative.

Dal 23 gennaio 2025, oltre 100 marche di sigarette hanno subito un aumento medio di circa 20 centesimi a pacchetto. Anche sigari e tabacco trinciato sono stati coinvolti. Le variazioni dipendono dalla tipologia e dal marchio, con punte che superano i 6 euro per confezione da 20.

La componente fissa dell’accisa è passata da 28,20 a 29,50 euro ogni mille sigarette. Questo ha inciso sul prezzo finale, con effetti visibili su scaffali e listini. L’adeguamento rientra in un piano triennale che prevede modifiche entro il 2026, in linea con le direttive europee.

I dispositivi a tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche hanno registrato aumenti minimi, solo di qualche centesimo. La loro diffusione è in crescita: dal 4% nel 2019 al 18% nel 2024. Per ora restano meno colpiti dalle revisioni fiscali, ma non esclusi da futuri interventi.

In Italia ci sono circa 60 mila punti vendita di tabacchi, uno ogni 1150 abitanti. Oltre alla funzione commerciale, rappresentano un presidio sociale. Gli aumenti influenzano anche queste realtà, che devono gestire il cambiamento senza perdere equilibrio economico né rapporto con la clientela. Come funziona?

La crescita dei prezzi

L’aumento dei prezzi ha già modificato le scelte dei consumatori. Molti fumatori stanno riducendo il numero di acquisti o orientandosi verso marchi meno costosi. Il settore tradizionale è l’80% del mercato, ma la pressione normativa sta accelerando la transizione verso prodotti alternativi.

Entro il 2026 sono previsti aumenti, fino a un massimo di 1,50 euro a pacchetto nel triennio. I marchi storici sono i più colpiti, mentre i prodotti innovativi restano tutelati. Il settore è in trasformazione: salute, regolazione e innovazione si intrecciano. Il consumatore dovrà adattarsi a un nuovo equilibrio. Cosa succede?

Sigarette nel posacenere
Sigarette nuovo lusso (Pixabay Foto) – financecue.it

Gli aumenti

In un video pubblicato come post sul profilo Instagram @trapitaly lo scorso 22 settembre, la didascalia riporta: “Dal gennaio 2026 fumare diventerà ancora più costoso. Il governo sta infatti pianificando un piano di revisione delle accise sul tabacco che, nel giro di 2 anni, potrebbe far lievitare il prezzo dei pacchetti fino a + 1,50€ rispetto agli attuali listini“.

Cosa succede secondo la nota? “L’impatto non sarà subito percepibile, ma entro il 2028 un pacchetto di sigarette tradizionali potrebbe costare fino a 1,50 euro in più andando così a gravare (di molto) nelle tasche dei fumatori. Un rincaro di 1,50 euro a pacchetto si traduce in circa 548 euro in più all’anno per un fumatore che consuma un pacchetto al giorno. Gli aumenti interesseranno principalmente le sigarette classiche, mentre i prodotti alternativi – come e-cig e dispositivi a tabacco riscaldato – subiranno incrementi più contenuti“.