Emettere fatture false non è più reato: la legge è stata approvata | Così ti metti in tasca un sacco di soldi

Guardia di finanza (Depositphotos foto) - www.financecue.it
Il nuovo decreto riforma le regole penali per le fatture false, adesso non è più reato emetterle: non corri alcun rischio.
Chi ha una partita IVA conosce bene il peso degli adempimenti fiscali. Dalla fatturazione elettronica obbligatoria alle dichiarazioni periodiche, ogni movimento finanziario è ormai sotto gli occhi del Fisco. Non sorprende quindi che ogni modifica di legge in questo settore finisca per generare discussioni accese, soprattutto quando tocca temi delicati come la punibilità penale.
Negli ultimi anni il dibattito è cresciuto: da un lato c’è chi chiede più rigore, dall’altro chi invoca strumenti che permettano di correggere gli errori senza distruggere un’attività. Le fatture sospette sono un esempio perfetto di questa tensione, perché dietro un documento irregolare può celarsi tanto un reato, quanto un semplice sbaglio amministrativo.
A riaccendere i riflettori è stato un contenuto social diventato virale. L’“exbanchiere” ha dichiarato su Instagram: «Emettere fatture false non è più reato». Una frase forte, capace di incuriosire e di lasciare molti con il dubbio: è davvero così semplice o dietro c’è molto di più?
La realtà, come spesso accade, si rivela meno netta di quanto sembri. Le nuove norme hanno introdotto margini di manovra che prima non esistevano, ma questo non significa che si possa agire senza conseguenze. Per capire cosa cambia davvero occorre guardare al quadro normativo e alle ultime pronunce della magistratura.
Tra partita Iva e fatture elettroniche
Con la fatturazione elettronica, ogni documento è registrato e controllabile in tempo reale. Questo ha reso più difficile “nascondere” comportamenti scorretti, ma ha anche fatto emergere situazioni in cui l’errore tecnico rischiava di trasformarsi in un problema penale. Fino a poco tempo fa, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti era punita con il carcere, anche in casi di entità limitata.
Con il nuovo decreto, invece, entrano in gioco concetti come la non punibilità o le attenuanti, soprattutto se il contribuente dimostra di aver regolarizzato il debito. Questo approccio non elimina il reato, ma offre un’alternativa a chi decide di rimettersi in regola, aprendo scenari molto diversi rispetto al passato.
La svolta introdotta dal decreto 87/2024
Le modifiche stabiliscono che chi emette fatture false può evitare la condanna se sistema la propria posizione con il Fisco. Pagare l’intero debito, anche a rate, diventa quindi una strada percorribile per non finire davanti a un giudice. Le ultime sentenze della Corte di Cassazione hanno confermato questa lettura, riducendo in modo sostanziale il peso penale della fattispecie.
Un altro aspetto importante è l’efficacia retroattiva: anche chi ha commesso il fatto prima dell’entrata in vigore della legge può beneficiare delle nuove regole, a patto di dimostrare la buona fede nel rientrare dei debiti. Non c’è dunque una cancellazione totale del reato, ma un sistema che punta a incentivare la regolarizzazione anziché punire indiscriminatamente.