Ictus, come riconoscerlo e prevenirlo: donne sopra i 40 a rischio | Con questi sintomi corri subito dal medico

Cosa può causare un ictus e perché le donna dopo i 40 anni devono fare più attenzione? (Depositphotos Foto) - financecue.it
Cosa può causare un ictus e perché le donna dopo i 40 anni devono fare più attenzione? Ecco cosa succede secondo gli ultimi studi.
L’ictus è una delle cause di morte e disabilità nel mondo. Si verifica quando il flusso sanguigno al cervello viene interrotto. La situazione crea danni neurologici. I sintomi sono paralisi, difficoltà nel parlare e perdita di equilibrio.
Le malattie a rischio morte sono patologie cardiovascolari, tumori aggressivi, infezioni sistemiche e disturbi neurologici acuti. Le condizioni richiedono diagnosi precoce e interventi mirati. La prevenzione riduce il rischio e migliora la prognosi.
L’ictus può essere ischemico o emorragico. Il primo è causato da un’ostruzione, il secondo da una rottura di un vaso sanguigno. Entrambi compromettono l’ossigenazione cerebrale. Fattori di rischio sono ipertensione, diabete, fumo e sedentarietà. La riabilitazione post-ictus è lunga.
Tra le malattie potenzialmente letali, il sepsi è sottovalutato. È una risposta immunitaria estrema a un’infezione, che può portare a insufficienza multiorgano. Anche l’infarto miocardico e l’embolia polmonare richiedono interventi immediati. Come riconoscere i segnali?
I casi di ictus
L’ictus è un’emergenza medica. Ogni minuto conta: il tempo è cervello. I pazienti colpiti devono ricevere assistenza entro poche ore per limitare i danni. Le terapie sono trombolisi, interventi chirurgici e monitoraggio intensivo. Dopo la fase acuta, la riabilitazione serve per recuperare funzioni motorie e cognitive.
La prevenzione è possibile: controllare la pressione arteriosa, mantenere una dieta equilibrata, fare attività fisica e smettere di fumare sono azioni da seguire. Anche il riconoscimento precoce dei sintomi — come la paralisi facciale o la difficoltà nel parlare — può fare la differenza tra vita e morte. Quali sono i segnali?
I campanelli d’allarme
L’ictus cerebrale è una delle emergenze mediche più gravi e tempo-dipendenti. Riconoscere i campanelli d’allarme può fare la differenza tra vita e morte. Secondo la Fondazione Veronesi, ci sono cinque segnali da non sottovalutare: paralisi o debolezza improvvisa di volto, braccio o gamba, difficoltà nel parlare o comprendere, alterazioni della vista, perdita di equilibrio o coordinazione e mal di testa violento e improvviso senza causa apparente.
I sintomi indicano un’interruzione del flusso sanguigno al cervello, che può causare danni irreversibili in pochi minuti. L’intervento deve essere tempestivo: chiamare subito il 112 e raggiungere un centro specializzato può permettere l’uso di terapie salvavita come la trombolisi. L’ictus può colpire chiunque, ma i fattori di rischio sono ipertensione, diabete, fumo, sedentarietà e familiarità. Le donne over 40 presentano una maggiore predisposizione all’ictus cerebrale rispetto agli uomini della stessa età. Il rischio aumentadopo la menopausa, a causa della riduzione degli estrogeni, che svolgono un ruolo protettivo sul sistema cardiovascolare.