L’intelligenza artificiale sale al governo: basta politici corrotti | Il potere va a qualcuno di veramente incorruttibile

L'intelligenza artificiale (Canva) - financecue.it
Da oggi in poi, al governo non vi saranno più figure umane, ma del tutto irreali. Proprio come l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale, spesso abbreviata in IA, è l’insieme di tecnologie progettate per simulare alcune capacità tipiche della mente umana, come l’apprendimento, il ragionamento, e il riconoscimento di schemi complessi.
Uno dei punti di forza dell’IA è la capacità di analizzare enormi quantità di informazioni, in tempi rapidissimi. E attraverso algoritmi e modelli, individuare relazioni nascoste, fare previsioni, e migliorare continuamente le proprie prestazioni.
Una tecnologia, questa, ormai presente in molti ambiti della nostra vita: dai sistemi di riconoscimento vocale sugli smartphone, ai suggerimenti di film e musica, fino alle applicazioni mediche e industriali. Facendo, quindi, dell’IA un supporto costante, anche se spesso invisibile.
Comunque, l’intelligenza artificiale non si limita a ripetere compiti, ma è anche in grado di adattarsi e proporre soluzioni innovative. Motivo per cui, il suo sviluppo apre scenari di grande opportunità, accompagnati però dalla necessità di riflettere su etica, sicurezza e responsabilità.
Combattere la corruzione
Il governo albanese ha, di recente, introdotto una novità senza precedenti: ovvero, la creazione di Diella, la prima ministra interamente gestita dall’intelligenza artificiale. Il cui obiettivo è chiaro e ambizioso: ridurre la corruzione negli appalti pubblici, un settore che negli anni ha difatti rappresentato una delle principali criticità per il Paese.
Diella, il cui nome in albanese significa “sole”, non è una persona reale, ma un’assistente digitale che appare sul portale ufficiale “e-Albania”. E raffigurata con abiti tradizionali, fino a poco tempo fa svolgeva funzioni di supporto agli utenti, guidandoli nell’accesso ai documenti e ai servizi amministrativi. Oggi, invece, il suo ruolo si amplia con una responsabilità ben più delicata: quello di decretare i vincitori delle gare pubbliche.
Il nuovo compito negli appalti
La missione di Diella, consiste nell’analizzare ogni appalto stipulato dal governo di Edi Rama con le aziende private, valutando criteri e meriti in totale autonomia. E grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, si punta proprio a garantire una maggior trasparenza e imparzialità nelle decisioni, evitando condizionamenti esterni che, in passato, hanno spesso compromesso la regolarità delle procedure.
Inoltre, come sottolineato anche da diverse testate internazionali, la gestione degli appalti in Albania è stata più volte al centro di scandali, con accuse di corruzione legate al riciclaggio di denaro e all’influenza delle organizzazioni criminali. Per questo, la scelta di affidarsi a un ministro virtuale rappresenta proprio un esperimento coraggioso; che se avrà successo, potrebbe diventare un modello innovativo per altri Paesi alle prese con simili difficoltà.