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I soldi del nonno se li prende lo Stato: fai ciao ciao all’eredità | Il testamento è carta straccia

Nonno e nipote

Il passaggio di soldi tra parenti con l'eredità può essere soggetto a tasse alte. Cosa succede? (Canva Foto) - financecue.it

Il passaggio di soldi tra parenti con l’eredità può essere soggetto a tasse alte. Cosa succede? Ecco come funziona.

Le tasse di successione sono imposte che si applicano al trasferimento di beni e diritti da una persona deceduta ai suoi eredi. In Italia, l’imposta cambia in base al grado di parentela e al valore dell’eredità, con franchigie e aliquote specifiche.

L’imposta di successione scatta al momento dell’apertura della successione, cioè alla data del decesso. Gli eredi devono presentare la dichiarazione entro 12 mesi. Se il valore dell’eredità supera le franchigie previste, l’imposta è dovuta.

L’aliquota è del 4% per coniuge e figli oltre 1 milione di euro, 6% per fratelli oltre 100 mila euro, e 8% per estranei senza franchigia. Per gli immobili si aggiungono imposte ipotecarie e catastali, salvo agevolazioni prima casa.

Si possono non pagare le tasse di successione? Sì, in alcuni casi. Se l’eredità è inferiore a 100 mila euro, devoluta a coniuge o figli e non riguarda gli immobili, non si paga nulla. Ci sono esenzioni anche per disabili gravi (fino a 1,5 milioni) e per polizze vita, titoli di Stato e ONLUS. Come funziona?

I dati

Secondo uno studio pubblicato su Il Fatto Quotidiano, il 70% del gettito deriva da eredità sotto il milione di euro, mentre le grandi fortune restano quasi intoccate. L’aliquota effettiva su patrimoni oltre 10 milioni è inferiore all’1%.

La pianificazione successoria è la chiave. Donazioni in vita, polizze vita, legati e intestazioni strategiche possono ridurre l’imponibile. Ogni mossa deve rispettare la quota legittima e può essere impugnata. Come funziona per i bonifici?

Nonno
Uomo anziano (Canva Foto) – financecue.it

Cosa succede con l’eredità per bonifico

Le donazioni di denaro tra parenti sono pratiche comuni, ma sottovalutate dal punto di vista giuridico e fiscale. Secondo quanto riportato da notaiobonifrancesco.it, quando la somma donata è di modico valore — cioè non cambia il patrimonio del donante — non è necessario alcun atto formale. Se la somma supera la soglia, la donazione deve essere formalizzata con atto pubblico davanti al notaio e due testimoni. In assenza di questa forma, la donazione è nulla e può essere contestata dagli eredi o dai creditori. Anche un semplice bonifico bancario non è sufficiente a garantire la validità giuridica del trasferimento.

Dal punto di vista fiscale, le donazioni tra genitori e figli sono esenti da imposta fino a 1 milione di euro, mentre tra fratelli la soglia scende a 100 mila euro. Oltre questi limiti, si applicano aliquote del 4% o 6%. È importante formalizzare le donazioni quando servono per l’acquisto di beni rilevanti, come immobili, per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. In caso di accertamento, la mancanza di tracciabilità può far presumere redditi non dichiarati.