Anche i debiti passano in eredità: volevi soldi? Ecco la sorpresa | La cassazione ribalta tutto

Eredità padre e figlio (Canva foto) - www.financecue.it
Sentenza della Cassazione: cosa è vero — e cosa no — sui debiti che “ereditano” gli eredi, facciamo chiarezza.
Per molti parlare di eredità non significa soltanto pensare a case, conti in banca o gioielli di famiglia. C’è un lato meno rassicurante che accompagna sempre questo tema: i debiti. La domanda che torna spesso è la stessa: “Se accetto l’eredità, mi ritrovo a dover pagare anche le pendenze lasciate da chi è venuto a mancare?”.
Questa paura è talmente diffusa che, ancora prima di consultare un notaio o un avvocato, molti cercano risposte sui social o tra le notizie dell’ultima ora. Non sorprende che un post pubblicato su Instagram da veritas_web abbia attirato così tanta attenzione.
Il punto è che quando si parla di successione non esiste una risposta unica e immediata. Non tutti i debiti sono uguali e non tutti vengono trattati allo stesso modo dalla legge. In alcuni casi la responsabilità passa davvero agli eredi, in altri invece la normativa prevede delle eccezioni molto precise.
Prima di capire qual è stata la novità introdotta dalla Cassazione, serve quindi fare un passo indietro e chiarire come funziona in generale la trasmissione di beni e obblighi quando si apre una successione.
Tra eredità e debiti: cosa dice la legge
Quando una persona muore, il suo patrimonio viene trasferito agli eredi. Questo non riguarda solo gli aspetti positivi, come i beni o i crediti, ma anche le eventuali passività. Chi accetta l’eredità, in linea di principio, subentra in tutto: attività e debiti. Tuttavia, il diritto offre strumenti di protezione. Con l’accettazione con beneficio d’inventario, ad esempio, l’erede risponde dei debiti soltanto entro il valore di ciò che eredita.
C’è poi una distinzione importante tra imposte e sanzioni. Se il defunto non ha pagato alcune tasse, l’Agenzia delle Entrate può chiedere agli eredi di versarle. Ma quando si parla di sanzioni, cioè multe legate a violazioni fiscali o amministrative, il discorso si complica. In molti casi queste non vengono considerate trasmissibili, proprio perché hanno natura personale e non patrimoniale.
La decisione della Cassazione e cosa cambia
Qui entra in gioco la recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha fatto discutere. I giudici hanno stabilito che le sanzioni fiscali non possono ricadere sugli eredi. In altre parole, se il defunto aveva multe o ammende per violazioni tributarie, queste non vanno pagate da chi eredita. È una precisazione che chiarisce una volta per tutte un punto rimasto a lungo nel dubbio.
Resta però valido il principio generale: i debiti “ordinari” come imposte non saldate o interessi maturati continuano a essere dovuti e quindi possono essere richiesti agli eredi. La novità sta nel fatto che le sanzioni, essendo considerate una forma di punizione personale, muoiono con chi le ha ricevute. Una vera svolta che, come sottolineano anche esperti e post virali sui social, cambia il modo in cui molte famiglie guardano all’eredità e alle sue conseguenze.