Home » Trending News » Introdotta la tassa dello studente: 200€ per ogni figlio che vuole studiare | Così diventa un lusso per pochi

Introdotta la tassa dello studente: 200€ per ogni figlio che vuole studiare | Così diventa un lusso per pochi

Giorgia Meloni

Una nuova tassa? (facebook.com_Giorgia Meloni) - www.financecue.it

Ecco la tassa dello studente: così studiare diventerà sempre più un lusso per pochi privilegiati! I dettagli sull’imposta.

Riprendiamo un filone che avevamo tracciato in un altro articolo qui su Financecue rispetto alla “creatività” delle tasse nel nostro paese. Lo vediamo quotidianamente: gradini d’ingresso che diventano “di suolo pubblico”, accise che resistono ad eventi ormai passati, e via dicendo.

E l’elenco non si ferma qui: ci sono tasse su cartelli luminosi, accessi per autoveicoli, e addirittura sul possesso di determinati spazi esterni come terrazzi o tende da sole. Ogni cosa viene convertita in un’opportunità per guadagnare.

Ma la realtà più paradossale, cosa che anche i social gridano, è che anche il diritto allo studio, principio universale e costituzionale, finisce per tradursi in costo aggiuntivo.

Un fardello che grava pesantemente, riportando in auge la tematica della poca accessibilità al suddetto diretto nonché agli strumenti che dovrebbero consentire in forma equa di abbatterne il suo peso economico e fiscale.

La realtà della tassa

L’insight ci giunge dal profilo Instagram di financelitee: secondo un sistema ormai rodato da anni, ogni universitario è obbligato a pagare una tassa regionale per il diritto allo studio, il cui valore varia in base alle diverse regioni e si aggira generalmente tra i 120 e 200 euro all’anno. Questo contributo è progettato per sostenere borse di studio, mense e alloggi per gli studenti in difficoltà economica. Tuttavia, per molte famiglie, questo onere si somma a tasse universitarie elevate e affitti esorbitanti. Ancor più ironico è il tutto se si pensa che paghiamo e contribuiamo per borse altrui e che magari non avremo mai perché non ci rientriamo con l’ISEE, tanto per dirci.

Qual è il risultato, stando all’insight e finacelitee? Un sistema fiscale che grava soprattutto su coloro che cercano di costruire il proprio avvenire semplicemente attraverso l’istruzione. Di conseguenza, il percorso accademico, invece di essere strumento di avanzamento sociale, rischia di trasformarsi nell’ennesimo lusso accessibile solo a chi può “permetterselo”.

Diritto allo studio
Oltre un milione di euro in tasse regionali (canva.com) – www.financecue.it

Dati ed impressioni

Stando ai dati forniti dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’anno accademico 2023/24 più di 1,6 milioni di studenti hanno pagato la tassa regionale. Ciò ha generato un introito di centinaia di milioni di euro, essenziali per il funzionamento degli enti regionali dedicati al diritto allo studio.

Tuttavia, ciò non cancella la sensazione diffusa, secondo financelitee, di trovarsi di fronte a una vera e propria “lotteria al contrario”: per chi desidera progredire, è necessario affrontare un costo che non tutti possono sobbarcarsi. Vedremo se lo scenario in orizzonte possa in futuro essere più radioso, soprattutto per ciò che concerne il diritto allo studio e l’erogazione più agevolata di borse di studio.