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La tua banca ha già chiamato il fisco: con queste operazioni finisci nei guai | Ti segnalano subito all’Agenzia delle Entrate

Dimostra sempre chiarezza e trasparenza

Andare in banca (Canva) - financecue.it

Quando effettui delle operazioni bancarie poco lecite, proprio la banca ha il sacrosanto diritto di segnalarti con il fisco.

Il Fisco si configura come l’insieme delle norme, degli strumenti e degli enti i quali gestiscono la tassazione in un Paese. In Italia, svolge un ruolo centrale, poiché attraverso le imposte raccolte dallo Stato, si finanziano servizi pubblici essenziali, alla stregua di sanità, istruzione, sicurezza e infrastrutture.

La funzione principale del Fisco è, difatti, garantire le entrate necessarie per sostenere la spesa pubblica. E ogni cittadino e ogni impresa, in proporzione alle proprie capacità economiche, son chiamati a contribuire al benessere collettivo, attraverso il pagamento delle tasse.

Accanto alla funzione finanziaria, il sistema fiscale ha anche una finalità re-distributiva. Poiché attraverso agevolazioni, detrazioni e bonus, cerca di ridurre le disuguaglianze, e sostenere le fasce più deboli della popolazione.

Infine, il Fisco ha un ruolo di regolazione economica, potendo incentivare determinati comportamenti come gli investimenti, o l’adozione di pratiche sostenibili, contribuendo in tal modo allo sviluppo equilibrato del Paese.

Bonifici senza causale chiara

Fra le operazioni bancarie che possono attirare l’attenzione proprio del Fisco, ci son i bonifici ricevuti da amici o parenti, privi di causale esplicita. E anche se si tratta di movimenti perfettamente legali, l’assenza di una spiegazione documentata, può far nascere dubbi sulla natura del trasferimento di denaro. Essendo quindi sempre consigliabile, specificare il motivo del versamento, così da evitare controlli inutili.

Un altro elemento che può far scattare verifiche, riguarda i prelievi dal conto. Invero, non effettuare mai prelievi, pur percependo stipendio o pensione, può sembrare anomalo; allo stesso modo, invece, di un numero elevato di prelievi ingiustificati, il quale potrebbe far appunto pensare a pagamenti in nero. Rimanendo, il comportamento coerente con il proprio reddito, la scelta migliore per non destare sospetti.

Con i relativi sospetti del fisco
Movimenti continui di denaro (Canva) – financecue.it

Versamenti in contanti, e bonifici tracciabili

I versamenti frequenti di somme in contanti, o i bonifici privi di giustificazione tracciabile, rientrano fra le operazioni considerate a rischio. Casi in cui, infatti, non è solo il Fisco a intervenire, ma la banca stessa, attraverso i suoi sistemi di monitoraggio. Potendo, infatti, segnalare le movimentazioni sospette, trasmettendo i dati agli organi competenti.

Per evitare equivoci, insomma, è fondamentale adottare alcune buone pratiche. Come il conservare sempre ricevute e documenti; indicare una causale chiara nei bonifici; e il garantire che ogni movimento, abbia una giustificazione tracciabile. Tutte regole di prudenza, in altre parole, indispensabili. Riducendo al minimo, in questo modo, i rischi di controlli, dimostrando piena trasparenza verso le autorità fiscali.