Il governo se ne inventa un’altra: arriva la tassa sui gradini | Ogni scalino ti costa una fortuna

Altro regalino... (facebook.com Giorgia Meloni) - www.financecue.it
Nuovo regalo del governo: arriva la tassa sui gradini. Altro che salire e scendere le scale, come Montale. Costa una fortuna!
In Italia la fantasia fiscale sembra non conoscere limiti. Navigando nella rete, infatti, scopriamo che in Italia in media arriviamo a pagare quasi anche più di 10. 000 € di sole tasse, compresi contributi previdenziali.
Paghiamo imposte su cose che mai avremmo sognato: da quella per l’illuminazione pubblica – ribattezzata sarcasticamente “Lumbra” – fino alle accise che durano da decenni per guerre e terremoti ormai relegati a polverosi libri di storia.
Nel frattempo, immensi patrimoni e capitali che “migrano” all’estero continuano a sfuggire al potere del fisco. Secondo Sky TG24, infatti, siamo arrivati addirittura al miliardo di euro evasi. Roba da capogiro ed Aulin immediato!
È un modello che, piuttosto che rappresentare un concetto di giustizia, si avvicina a una lotteria in cui i costi ricadono sempre sugli stessi. Potrebbe risultare semplice affermare che stiamo assumendo un punto di vista di parte, ma le informazioni che discuteremo non sembrano contraddire la nostra opinione.
La tassa assurda
Il post dell’account Instagram financelitee ha messo in evidenza, in modo sarcastico, la famosa tassa sui gradini (sì, proprio quella). Tuttavia, dietro questa provocazione si cela una base normativa: come riportato anche dal Corriere della Sera, in Italia è esistita per anni la TOSAP, ovvero la Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, adesso sostituita dal Canone Unico Patrimoniale (CUP).
In base a questa normativa, qualsiasi occupazione di spazi pubblici – anche se parziale o insignificante, come scale, passerelle o gradini che invadono il marciapiede – può essere soggetta a tassa. L’idea alla base è che tali strutture compromettono l’uso comune o offrono un vantaggio economico al proprietario. È così che in alcune città si sono verificati casi singolari, come ad esempio il pagamento per l’ombra che una struttura proietta su un’area pubblica!
“Minimo spazio coperto”
Come riportato da Wikipedia, dal 2021, grazie all’implementazione del Canone Unico Patrimoniale previsto dalla Legge di Bilancio 2020, le varie forme di prelievo sono state raggruppate: non esistono più tasse distinte per l’occupazione del suolo, la pubblicità o i cartelli, ma un’unica tassa che comprende tutte queste situazioni. In teoria, questa semplificazione avrebbe dovuto ridurre la confusione, ma nella realtà ha mantenuto intatta la possibilità per i Comuni di applicare tasse anche su elementi con impatto minimo sull’uso del suolo pubblico.
Quindi, la famosa tassa sui gradini non è una semplice battuta priva di fondamento: è il risultato di una normativa che consente di considerare ogni piccola occupazione come uno spazio tassabile. E così, tra sarcasmo sui social e la realtà burocratica, ci si trova a riflettere su un sistema fiscale a dir poco controverso, e frutto di più legislature.