Acquisti casa e lo Stato ti bussa alla porta: oltre al mutuo la stangata | Vogliono mandarti sul lastrico

Una famiglia felice (Canva) - financecue.it
Quando si acquista una casa, bisogna tenere in considerazione innumerevoli spese accessorie. Oltre che di mantenimento dell’immobile.
Acquistare una casa, non significa solo pagare il prezzo richiesto dal venditore, poiché esistono, infatti, diversi costi aggiuntivi che è importante considerare sin dall’inizio, se si vuol pianificare correttamente il budget, ed evitare sorprese.
Fra le spese principali, ci son imposte e tasse legate alla compravendita, come l’imposta di registro, l’IVA sulle nuove costruzioni, e le tasse ipotecarie e catastali. E la loro entità, dipende dal tipo di immobile, e dalla destinazione d’uso.
A queste, si aggiungono poi onorari e costi notarili, indispensabili per la stipula del rogito; e la registrazione dell’atto. Persino eventuali spese per agenzie immobiliari, rientrano nei costi da tenere in considerazione, se si utilizza questo tipo di servizio.
Non dovendo, infine, dimenticare le spese accessorie, come certificazioni, perizie, potenziali assicurazioni, e interventi preliminari di manutenzione. Ecco perché, conoscere tutti questi elementi, permette di affrontare l’acquisto con maggior consapevolezza, evitando problemi finanziari futuri, e pianificando l’investimento nel modo migliore.
Costi iniziali
Acquistare una seconda casa, comporta diversi costi aggiuntivi, oltre al prezzo richiesto dal venditore. E fra questi, ci son le imposte di registro, ipotecaria e catastale, il cui importo varia in base al tipo di immobile e alla natura del venditore. Nel caso di acquisto da privato, l’imposta di registro ammonta al 9% del valore catastale; mentre le imposte catastale e ipotecaria, son generalmente pari a 50 euro ciascuna. Per immobili di nuova costruzione, venduti invece da un’impresa, si applica l’IVA, pari al 10% sul prezzo di vendita (22% per immobili di lusso); con l’imposta di registro che, al contrario, non si applica.
Fra i costi diretti, troviamo anche quelli notarili, necessari per la stipula dell’atto di compravendita, e le eventuali provvigioni che percepisce l’agenzia immobiliare (le quali oscillano generalmente fra il 2% e il 4% del prezzo dell’immobile). Spese che son comunque obbligatorie per garantire la regolarità legale dell’acquisto, e la corretta trascrizione dell’immobile, nei registri catastali.
Oneri per il mutuo
Se l’acquisto della seconda casa, richiede un finanziamento, bisogna considerare anche i costi legati al mutuo, come spese di istruttoria, perizia, e assicurazioni obbligatorie. Oneri che incidono sul budget complessivo, e vanno pianificati con attenzione, per evitare appunto sorprese, al momento della stipula.
E dopo l’acquisto, entrano ovviamente in gioco i costi di mantenimento come IMU, TARI, spese condominiali, e manutenzione ordinaria e straordinaria. Spese, queste, rappresentanti un impegno continuativo per il proprietario, e che devono quindi esser valutate preventivamente, per comprendere il costo reale della seconda casa, nel tempo.