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Il dottore non serve più: ti metti in malattia senza chiedere il certificato | La legge parla chiaro

Uomo malato a letto

Cosa prevede la normativa sulla malattia al lavoro e quali obblighi deve rispettare ogni dipendente assente per motivi di salute. (jcomp/Freepik) - financecue.it

Cosa prevede la normativa sulla malattia al lavoro e quali obblighi deve rispettare ogni dipendente assente per motivi di salute.

Ti svegli con la febbre, la testa pesa, il corpo non collabora. Il pensiero corre subito al lavoro, alle scadenze, alle riunioni. Ti chiedi se puoi fermarti, se hai diritto a farlo. Non è solo una questione di salute, ma anche di regole, rapporti, conseguenze. Il confine tra dovere e necessità si confonde.

Ogni giorno migliaia di persone affrontano la stessa situazione. Alcuni decidono di andare comunque, altri si fermano e comunicano l’assenza. Cosa succede dopo? Il datore di lavoro riceve la notifica, l’INPS attiva i controlli, il tempo scorre. Tu resti in attesa, tra il bisogno di riposo e il timore di sbagliare.

La malattia al lavoro non riguarda solo il certificato medico. Tocca la tua posizione, il tuo stipendio, la tua reputazione. Le regole esistono, ma non sempre sono chiare. Ogni contratto collettivo stabilisce limiti, obblighi, tutele.

Ti chiedi se basta una telefonata, serve un documento, o se puoi uscire di casa. Le domande si moltiplicano, le risposte non arrivano subito. Il sistema prevede controlli, fasce orarie, comunicazioni precise. Cosa fare se il tuo medico di base è in ferie?

Cosa succede con la malattia

Il lavoratore in malattia ha diritto alla conservazione del posto entro i limiti del periodo di comporto. Questo periodo varia in base al contratto collettivo applicato. Superato il limite, il datore può avviare il licenziamento. Durante l’assenza, il lavoratore riceve un’indennità economica, che può coprire parte o tutta la retribuzione.

Per attivare le tutele, serve il certificato medico. Il medico lo invia all’INPS e al datore con modalità telematica. Il lavoratore deve garantire la reperibilità durante le fasce orarie previste. Se non rispetta gli obblighi, rischia sanzioni disciplinari. Il certificato è del medico di famiglia per forza?

Medici
Personale medico (Canva Foto) – financecue.it

La novità

Nel video pubblicato come post sul profilo Instagram @francesco_signorello il 26 agosto, la didascalia riporta: “Il certificato di malattia deve essere rilasciato dal primo medico che visita il paziente, non solo dal medico di famiglia. Lo stabilisce la normativa nazionale (art. 55-septies del D.Lgs. 165/2001 e circolare INPS n. 88/2020), secondo cui è obbligatorio che chi effettua la visita rediga e trasmetta il certificatosi legge nella nota.

Anche gli Ordini dei Medici sottolineano che la redazione di qualsiasi certificato compete sempre e unicamente al medico che visita, indipendentemente dal suo ruolo, e che tale attività non è delegabile. Se un medico rifiuta di rilasciarlo, commette omissione d’atto d’ufficio; se vi sono deleghe improprie, si configura falso ideologico (art. 328 c.p.)conclude il professionista.