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Tasse, scatta l’esonero per questi lavoratori | Sospiro di sollievo per chi ha il posto fisso: loro non le pagano più

Illustrazione dell'esenzione delle tasse (Canva FOTO) - financecue.it

Illustrazione dell'esenzione delle tasse (Canva FOTO) - financecue.it

Per alcuni di questi lavoratori esistono dei veri e propri esoneri. Le tasse risultano essere più leggere e sopportabili.

L’esonero dalle tasse è una misura che prevede la possibilità, per alcuni cittadini o categorie, di non pagare determinati tributi. Non si tratta di un condono, ma di un’esenzione stabilita dalla legge in base a condizioni particolari.

Spesso riguarda persone con redditi molto bassi, oppure soggetti fragili come pensionati o disoccupati. In altri casi, l’esonero è legato a specifiche attività o situazioni, ad esempio chi intraprende una nuova impresa o chi subisce danni da eventi straordinari come calamità naturali.

Il principio di fondo è quello di garantire equità: non tutti hanno la stessa capacità contributiva, quindi lo Stato può alleggerire o annullare il peso fiscale per chi non è in grado di sostenerlo. Così facendo, si cerca di bilanciare solidarietà e necessità di entrate pubbliche.

È importante però distinguere: l’esonero è temporaneo o mirato, non è mai una regola generale. Rappresenta un’eccezione pensata per favorire chi ne ha davvero bisogno, senza compromettere la sostenibilità del sistema fiscale nel suo complesso.

Una situazione positiva

Quando si parla di agevolazioni fiscali o contributive, il tema diventa subito molto concreto: non si tratta solo di numeri su una busta paga, ma di misure che incidono sulla vita quotidiana delle persone. In questo caso, l’attenzione è rivolta alle lavoratrici madri, una categoria che spesso deve conciliare carichi familiari e impegni professionali senza troppi margini di respiro.

Negli ultimi anni, le leggi di bilancio hanno provato a introdurre strumenti mirati per sostenere chi si trova in queste condizioni. L’idea alla base è semplice: ridurre il peso dei contributi significa alleggerire le spese e dare un piccolo ma concreto incentivo a restare nel mondo del lavoro.

Illustrazione di alcune tasse (Canva Foto) - financecue.it
Illustrazione di alcune tasse (Canva Foto) – financecue.it

I dettagli dell’esonero

Come riportato dal sito dell’INPS, la misura più significativa riguarda le madri con tre o più figli, occupate con contratto a tempo indeterminato. Per loro è previsto un esonero totale dei contributi previdenziali, valido fino al diciottesimo anno di età del figlio più giovane. Il provvedimento copre il triennio 2024-2026 e può arrivare fino a 3.000 euro all’anno, una somma che, pur non enorme, rappresenta un sostegno tangibile in molte famiglie.

Accanto a questo, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un’altra possibilità: un esonero parziale per chi ha almeno due figli, purché il reddito annuo non superi i 40.000 euro. In questo caso, la finestra temporale si chiude al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. L’INPS, con il messaggio n. 401 del 31 gennaio 2025 e la circolare n. 27 del 31 gennaio 2024, ha fornito le istruzioni operative per l’accesso. È previsto inoltre un decreto attuativo del Ministero del Lavoro, che andrà a chiarire i dettagli applicativi e le modalità pratiche di gestione.